Israele-Hamas, accuse incrociate sui morti a Gaza per gli aiuti. L’Idf: «Sparano loro sui civili, ecco il video». La milizia: «Torniamo a negoziare»


Sarebbe di almeno 26 morti e 153 feriti il bilancio di un attacco compiuto da forze israeliane all’alba di domenica vicino un centro di aiuti umanitari allestito dalla Gaza Humanitarian Foundation (Ghf) nei pressi di Rafah, nel sud della Striscia. Secondo l’emittente qatariota Al Jazeera, che cita fonti locali, un’altra persona è stata uccisa e una è rimasta ferita in un attacco dell’esercito di Israele su un altro sito della Ghf vicino al cosiddetto Corridoio di Netzarim, nella Striscia di Gaza centrale. Alza la voce per l’accaduto Hamas, secondo cui queste uccisioni «riflettono la natura di queste aree come trappole mortali di massa, non come punti di soccorso umanitario. Ciò che sta accadendo è un uso sistematico e doloso degli aiuti come strumento di guerra, impiegato per ricattare i civili affamati e radunarli con la forza in punti di morte esposti e gestiti dall’esercito di occupazione, finanziati e politicamente coperti dall’amministrazione Usa, che porta la responsabilità morale e legale di questi crimini».
La smentita della Ghf e le accuse di Israele a Hamas
A negare seccamente che vi siano stati spari o disordini presso i suoi centri è la stessa fondazione Usa che dalla scorsa settimana è incaricata da Israele di gestire la distribuzione dei pacchi di viveri alla popolazione palestinese. «Gli aiuti sono stati distribuiti senza incidenti. Le segnalazioni di feriti e vittime sono completamente false e inventate», afferma in una nota la Ghf, allegando un filmato registrato dal punto di distribuzione degli aiuti dopo l’alba. L’agenzia stampa americana Associated Press replica a sua volta confermando che l’Idf, dopo aver ordinato alla folla di disperdersi, avrebbe aperto il fuoco sui civili in coda sin dalle 3 del mattino per accaparrarsi gli aiuti. Il giallo s’infittisce però in serata, quando l’Idf pubblica su X un video in cui si vedono uomini armati, in abiti civili e con il capo coperto, sparare colpi contro la folla nei pressi del centro aiuti. Non paiono certo soldati israeliani, probabilmente invece miliziani palestinesi. «Hamas è un’organizzazione brutale e assassina che sta affamando i residenti di Gaza», commenta a corredo del filmato l’esercito israeliano. Non è chiaro tuttavia a dove e quando risalga il video. L’Idf sostiene che le immagini sono state ripresa da un drone sopra l’area di Khan Younis.
June 1, 2025
L’offensiva israeliana e la «disponibilità» di Hamas a negoziare ancora
Con la fiducia ai minimi storici tra Israele e Hamas, intanto, il ministro della Difesa Israel Katz fa sapere di aver ordinato all’Idf di «continuare ad avanzare a Gaza indipendentemente da qualsiasi negoziato», e di «utilizzare tutti i mezzi necessari per proteggere i soldati ed eliminare e schiacciare gli assassini di Hamas». Ciò non toglie che Usa, Qatar ed Egitto continuino a lavorare per riesumare negoziati finiti per l’ennesima volta in un vicolo cieco dopo che Hamas ha posto condizioni per Israele e gli Usa «inaccettabili» al piano Witkoff. A fronte dei nuovi sforzi diplomatici, questa sera Hamas rende nota in un comunicato «la sua disponibilità ad avviare immediatamente un ciclo di negoziati indiretti per raggiungere un accordo sui punti contesi» rispetto alla proposta americana, così da arrivare «a un cessate il fuoco permanente e al completo ritiro delle forze di occupazione».
È morto il padre di Adam
Il padre di Adam, Hamdi Al-Najjar, è morto in seguito alle ferite riportate nell’attacco israeliano del 24 maggio scorso su Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza: lo riporta l’agenzia di stampa turca Anadolu, che cita fonti sanitarie dell’ospedale Nasser della città. L’attacco, che ha colpito l’abitazione della famiglia, è costato la vita a nove figli di Al-Najjar. L’uomo era sopravvissuto insieme al piccolo Adam, mentre la moglie – la pediatra palestinese Alaa Al-Najjar – si trovava al lavoro al Nasser Medical Complex. Il bambino sarà trasportato in Italia, dove potrebbe essere operato già il prossimo 11 giugno.
Foto copertina: EPA/Haitham Imad | Civili palestinesi in fila per ricevere razioni di cibo a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, 30 maggio 2025