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L’attentato in Colorado contro la marcia per gli ostaggi: «Free Palestine» – Il video

Il cittadino egiziano Mohamed Sabry Soliman ha lanciato due molotov contro il corte: sei feriti

Mohamed Sabry Soliman, 45enne egiziano, è stato arrestato per aver lanciato molotov contro un corteo a sostegno degli ostaggi israeliani detenuti nella Striscia di Gaza a Boulder in Colorado. L’attentato ha un bilancio di sei feriti, tutti di età compresa tra i 67 e gli 88 anni. Di cui almeno uno in gravi condizioni. Ferito anche l’attentatore, che secondo la Casa Bianca «è uno straniero il cui visto era scaduto ma era rimasto illegalmente negli Stati Uniti». La Boulder Run for Their Lives è l’appuntamento settimanale della comunità ebraica promosso dalla Anti-Defamation League. In un video Solima appare a torso nudo con due molotov in mano mentre urla «Free Palestine».

L’attentato

L’abitazione del cittadino egiziano è stata perquisita. Non sarebbe collegato ad alcuna organizzazione terroristica. L’attentato arriva dopo quello incendiario contro la residenza del governatore ebreo della Pennsylvania, il democratico Josh Shapiro, e il duplice omicidio di funzionari dell’ambasciata israeliana all’uscita del Jewish Museum di Washington. Soliman ha usato anche un lanciafiamme rudimentale. La Anti-Defamation League, un’organizzazione che si batte contro l’antisemitismo, ha sottolineato che l’attacco è avvenuto alla vigilia delle festività di Shavuot che ricorda la consegna della Torah al popolo ebraico sul Monte Sinai. I network Usa hanno già trasmesso alcune scene immediatamente successive all’attacco, con l’intervento dei primi soccorritori. Che hanno usato delle bandiere per spegnere le fiamme sul corpo delle persone colpite.

Il terrorismo in Usa

Il capo della polizia locale, Stephen Redfearn, ha detto in una conferenza stampa che «è irresponsabile speculare ora sul movente» del gesto. E che per ora non lo definirà un attacco terroristico. Ma il capo del Bureau Kash Patel ha già dato la linea a livello federale e il dipartimento di giustizia ha promesso di perseguire i responsabili «col massimo rigore». L’attacco arriva in un momento di forti tensioni negli Stati Uniti a causa della guerra di Israele a Gaza, che ha provocato sia un aumento dei crimini d’odio antisemiti sia una campagna dei sostenitori conservatori di Israele contro le proteste filo-palestinesi (bollate come antisemite) nei campus universitari.

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