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L’ira di Rita Poggi sulle Iene: «Chiara non aveva l’amante, basta infangare la sua memoria». E gli avvocati ora minacciano querela

04 Giugno 2025 - 15:08 Alba Romano
Chiara Poggi
Chiara Poggi
La madre della giovane uccisa a Garlasco nell'agosto 2007 si sfoga dopo il servizio su Mediaset sulla presunta "relazione parallela" di sua figlia: «Disgustoso»

«Siamo disgustati dalle affermazioni fatte in questi giorni dalle varie trasmissioni televisive. Si continua a infangare la memoria di nostra figlia. È veramente disgustoso». Rompe il silenzio dopo giorni di illazioni e retroscena Rita Poggi, la madre della giovane uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007. Ed è furiosa per le teorie che proliferano sul conto di sua figlia, in particolare l’illazione – cui ha dato credito in particolare un servizio delle Iene in onda ieri sera – di una relazione parallela tra Chiara Poggi e un altro uomo, oltre al fidanzato “ufficiale” Alberto Stasi. «Nostra figlia era una ragazza pulita, semplice. Non aveva segreti e non aveva amanti. Ho sentito anche quello ieri sera. Non aveva due telefoni. Quello che è grave è che si fanno illazioni su una ragazza che non può difendersi», replica a muso duro la madre della ragazza al Tg3 Lombardia. Una rabbia e un «disgusto» cui già avevano dato voce in mattinata i legali della famiglia.

Insinuazioni e sussurri: la «campagna diffamatoria» contro Chiara Poggi

«La famiglia Poggi è da settimane vittima di una assillante campagna diffamatoria da parte di organi di informazione e social, che non sta purtroppo risparmiando nemmeno l’amata Chiara», scrivono in un comunicato gli avvocati Gian Luigi Tizzoni e Francesco Compagna. «Ieri sera la trasmissione Le Iene ha addirittura adombrato una presunta relazione sentimentale di Chiara con un “uomo adulto”, utilizzando a tal fine le risalenti dichiarazioni di una persona deceduta, già all’epoca ritenute del tutto false», aggiungono. Secondo i due avvocati della famiglia Poggi, «la continua sovrapposizione fra fughe di notizie, vere o presunte, riguardanti l’attività di indagine e le autonome ricostruzioni romanzesche liberamente costruite dai soggetti più vari, ha determinato l’incontrollabile diffusione di ogni genere di insinuazioni in totale dispregio della realtà dei fatti e del rispetto dovuto ad ogni singola persona a qualsiasi titolo coinvolta nelle vicende in questione».

La minaccia di querele

Di fronte a questo scenario, la famiglia Poggi si dice ora per bocca dei suoi avvocati pronta a sporgere querele nei confronti di chiunque continuerà ad infangare la memoria della vittima del femminicidio di ormai 18 anni fa: «Nell’auspicio che le autorità preposte possano a loro volta contribuire a porre fine a simili reiterate condotte illecite, la famiglia Poggi provvederà da parte sua a ogni opportuna iniziativa giudiziaria a tutela della dignità e dell’onore di Chiara».

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