Una bambina di un anno e mezzo è in crisi d’astinenza da cocaina (è il terzo caso in un mese)


Il 16 maggio scorso una bambina scomparsa è stata ritrovata a Novara in precarie condizioni igienico-sanitarie. Il padre l’aveva sottratta alla madre. Con ripetuti maltrattamenti, l’aveva costretta a portare a termine la gravidanza in modo tale da poter richiedere il permesso di soggiorno. Tre persone sono indagate per maltrattamenti in famiglia, abbandono di minore e lesioni personali. Una settimana dopo a Torino, nel quartiere Parella due fratellini di due e quattro anni e mezzo sono stati trovati dai carabinieri in un appartamento tra sporcizia e pipette per fumare il crack. Almeno uno dei due è risultato positivo alla sostanza. Ora c’è un terzo caso. Con sempre la cocaina di mezzo.
La bambina
Lei si trova nella culla di un ospedale. E piange, fa sapere La Stampa, perché l’hanno allontanata dalla madre che faceva uso di sostanze. La bimba è sola in un reparto di pediatria. La madre è ricoverata in un altro piano. Prima, viveva in una casa con le tre figlie. Nei giorni scorsi la polizia è entrata nel suo appartamento alla periferia nord di Torino. Stava litigando con un amico. La piccola è diventata positiva alla cocaina per il contatto con il latte materno. La madre continuava ad allattarla pur facendo uso di sostanze. L’astinenza provoca alla bambina alterazioni delle fasi di sonno e di veglia. Oltre a irritabilità, vomito e febbre. La polizia sta cercando di rintracciare le altre due figlie. Che potrebbero essere tornate in Marocco con il padre.