Referendum e ballottaggi 8 e 9 giugno 2025: urne aperte fino alle 23. Quali sono i quesiti


Dalle 7 di domenica 8 giugno urne aperte fino alle 23 per il voto su cinque referendum e per i ballottaggi in 13 comuni, tra cui Matera e Taranto, oltre che il primo turno delle Comunali a Nuoro. Urne aperte anche domani, lunedì 9 giugno, dalle 7 alle 15. Sono quattro i quesiti che riguardano la disciplina del lavoro, promossi dalla Cgil. Il quindi è invece sulla cittadinanza ed è promosso da un Comitato formato da centinaia di associazioni e presieduto da Riccardo Magi, Sonny Olumati e Deepika Salhan. Perché il referendum sia valido, l’affluenza dovrà superare il 50%+1 degli aventi diritto al voto, così da raggiungere il quorum. Un risultato che non viene raggiunto dal 2011, con il referendum sull’acqua pubblica.
Il voto dei fuorisede
Per la prima volta è ammesso il voto per i fuori sede. Può votare in un comune diverso da quello di residenza chi per motivi di studio, lavoro o cure mediche è domiciliato da almeno tre mesi in un’altra provincia e ne ha fatto richiesta entro il 5 maggio. Dall’estero possono invece votare gli elettori iscritti all’Aire (Anagrafe degli italiani residenti all’estero) e gli italiani temporaneamente all’estero per almeno tre mesi per lavoro, studio o cure mediche, e i familiari con essi conviventi all’estero, che ne hanno fatto richiesta entro il 7 maggio.
I referendum: i quattro quesiti sul lavoro
- «Contratto di lavoro a tutele crescenti – Disciplina dei licenziamenti illegittimi: Abrogazione». Si tratta di una disciplina introdotta dal Jobs Act: nelle imprese con più di 15 dipendenti il lavoratore licenziato illegittimamente non ha diritto al reintegro. Con l’abrogazione di questa disposizione sarebbe possibile il reintegro.
- «Piccole imprese – Licenziamenti e relativa indennità: Abrogazione parziale». Attualmente in caso di licenziamento illegittimo il risarcimento non può superare le sei mensilità. Con l’abrogazione parziale di queste disposizioni sarà possibile superare le sei mensilità di indennità.
- «Abrogazione parziale di norme in materia di apposizione di termine al contratto di lavoro subordinato, durata massima e condizioni per proroghe e rinnovi». Il referendum mira a reintrodurre l’obbligo di causale specifica per i contratti di lavoro inferiore a 12 mesi, di fatto con una maggiore tutela per i precari.
- «Esclusione della responsabilità solidale del committente, dell’appaltatore e del subappaltatore per infortuni subiti dal lavoratore dipendente di impresa appaltatrice o subappaltatrice, come conseguenza dei rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici. Abrogazione». Si tratta di una questione legata alla sicurezza sul lavoro, con un ampliamento delle responsabilità dell’azienda per incidenti sul lavoro.
Il quesito sulla cittadinanza
Per quel che riguarda la cittadinanza, il quesito è il seguente: «Cittadinanza italiana: Dimezzamento da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana». Il dimezzamento dei tempi renderebbe più veloce la concessione della cittadinanza a chi ne ha già diritto, una questione che riguarda almeno 2,3 milioni di persone in Italia.