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Tajani e i migranti italiani che rischiano di finire a Guantanamo: «Pronti a rimpatriarli». Domani la telefonata con Rubio

11 Giugno 2025 - 10:26 Bruno Gaetani
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Il dipartimento di Stato Usa non vuole rivelare l'identità dei migranti irregolari che vuole spedire nel carcere di massima sicurezza a Cuba: «Ma non sarà la loro destinazione finale»

«I migranti irregolari italiani che si trovano negli Usa non dovrebbero essere portati nel carcere di Guantanamo». A lanciare l’appello è il vicepremier Antonio Tajani. Intervistato da Rtl, il titolare della Farnesina ha precisato la posizione del governo sul tema. «Le prime informazioni che vengono dal dipartimento per la Sicurezza nazionale ci dicono che Guantanamo verrebbe utilizzata per i clandestini di Stati che non accettano i rimpatri», ha spiegato Tajani. Ma l’Italia «ha già detto all’amministrazione americana tempo fa che era disposta a riprendere gli irregolari nel pieno rispetto dei loro diritti individuali». Nel pomeriggio di giovedì 12 giugno, ha aggiunto il titolare della Farnesina, «è già in agenda una telefonata con il segretario di Stato Marco Rubio e cercherò di avere ulteriori chiarimenti».

I piani di Trump per Guantanamo

I commenti di Tajani fanno seguito a quanto rivelato nelle scorse ore dai media americani, secondo cui Donald Trump avrebbe intenzione di spedire 9mila immigrati irregolari nel carcere di massima sicurezza di Guantanamo Bay, a Cuba, simbolo della lotta al terrorismo dopo l’attentato dell’11 settembre 2001. Tra quelle 9mila persone ci sono alcuni cittadini italiani. Ma anche altri originari di Regno Unito, Francia, Germania, Irlanda, Belgio, Paesi Bassi, Lituania, Polonia, Turchia e Ucraina.

Il dipartimento di Stato Usa e i cittadini europei arrestati

A complicare la faccenda contribuisce un altro dettaglio: il dipartimento di Stato americano non ha alcuna intenzione di rivelare l’identità dei migranti illegali che saranno spediti a Guantanamo. «Non è certo una dinamica gestita dal Dipartimento di Stato. Non specificherò nessuna nazionalità degli immigrati clandestini», ha detto la portavoce Tammi Bruce. «Che trasferiamo gli immigrati illegali che hanno compiuto dei crimini a Guantanamo prima che vengano rimandati nel loro Paese d’origine non è una novità. E non è la destinazione finale», ha aggiunto la portavoce.

I timori interni all’amministrazione americana

Nel frattempo, secondo quanto rivela Politico, il dipartimento di Stato Usa starebbe cercando di convincere quello per la Sicurezza nazionale a non inviare a Guantanamo i migranti illegali europei. «Il messaggio è di scioccare e inorridire le persone, di sconvolgerle, ma noi siamo alleato”, ha affermato un funzionario del Dipartimento di Stato a conoscenza del dossier.

Le opposizioni in pressing su Tajani

A incalzare Tajani su quanto sta avvenendo negli Stati Uniti sono le opposizioni, che chiedono al ministro di riferire al più presto in aula sui migranti italiani deportati a Guantanamo. «Chiediamo al ministro Tajani di venire in Aula a svolgere una informativa urgente sulla vicenda, confermarla o smentirla e, in caso, chiarire cosa intenda fare il governo italiano per i nostri concittadini», scrive Raffaella Paita, senatrice di Italia Viva. Alla richiesta di un’informativa si sono associati anche Angelo Bonelli (Avs), Benedetto della Vedova (+Europa), Tony Ricciardi (Pd) e Andrea Quartini (M5s).

Foto copertina: ANSA/Angelo Carconi | Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani

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