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Si sentono male in 25 dopo una serata in discoteca, tutta colpa del ghiaccio. Il gestore di Reggio Emilia: «Non dormo più»

12 Giugno 2025 - 16:22 Ugo Milano
bilbao discoteca ghiaccio avariato
bilbao discoteca ghiaccio avariato
L'incidente è avvenuto durante la serata inaugurale del «Bilbao», a San Polo D'Enza. Febbre, nausea e crampi addominali diffusi. Già avviate le analisi dell'Ausl, che ipotizza un'intossicazione alimentare

Musica, luci e drink hanno incorniciato l’apertura estiva del «Bilbao» di San Polo d’Enza, in provincia di Reggio Emilia. Una serata perfetta che, però, è diventata indimenticabile per altri motivi: una intossicazione alimentare ha colpito a raffica molti giovani presenti, per la precisione 25, causando nel giro di qualche ora crampi addominali, nausea, vomito e febbre. Alcuni di loro sono stati costretti a recarsi in ospedale per l’aggravarsi delle loro condizioni. A formulare la prima ipotesi, dopo attente analisi da parte del Servizio Igiene e Sanità Pubblica dell’Ausl di Reggio Emilia, ci ha pensato il primo cittadino, Franco Palù: «È probabile che a causare questi malesseri sia stato del ghiaccio, contenuto nei drink».

L’ipotesi del ghiaccio contaminato

Un’ipotesi finora non confermata dai risultati dall’indagine condotta dall’Ausl ma che ha un suo fondamento, dato che oltre venti ragazzi sono stati contagiato da un simile malessere. «Questa ipotesi l’ho scoperta direttamente dai giornali», ha ammesso l’amministratore del locale, Enrico Bolondi. «Ci siamo messi subito a disposizione delle autorità, io stesso ho fatto avviare delle analisi private per chiarire cosa sia accaduto». Tutti i giovani nel frattempo si sono rimessi in sesto, ma il «Bilbao» continua a pagare lo scotto, a livello mediatico e di business.

Il contraccolpo per il locale: nuovi fornitori e «offese che rasentano la querela»

A partire dal rapporto con i fornitori, interrotto «a scopo precauzionale per garantire i più alti standard di sicurezza alimentare». Arrivando alla reputazione di un locale a cui, ha ribadito Bolondi, «una cosa del genere non era mai capitata in anni di attività». Il conseguente danno economico è stato ingente, anche perché si trattava proprio della serata inaugurale di un’estate che si preannunciava promettente. Non solo soldi però: «Offese ricevute, tantissime. Sono stato crocefisso prima ancora di capire quale fosse il problema», ha detto l’amministratore del locale. «Sono stato martoriato dalla concorrenza, ho avuto persone che hanno fatto delle osservazioni che rasentano la querela», ha aggiunto riferendosi ai gestori di altre discoteche della zona. Ma il pensiero di Bolondi è rimasto sempre fisso sui ragazzi: «Sono tre giorni che non dormo, ho sempre lavorato per il bene dei ragazzi. Sono padre, so cosa significa mandare un ragazzo in discoteca».

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