Ultime notizie Chiara PoggiDonald TrumpElon MuskFemminicidiGaza
ATTUALITÀAppCommissione UEGiorgia MeloniGoverno MeloniHackerInchiesteInformazioneItalia VivaMatteo RenziServizi segretiSpionaggioUnione europea

Altri due giornalisti spiati con Paragon: la conferma dai cellulari. L’Ue: «Qualcuno ha preso di mira Fanpage». Renzi: «Ora Meloni chiarisca»

12 Giugno 2025 - 18:41 Alba Romano
Francesco Cancellato Ciro Pellegrino Fanpage Paragon spionaggio
Francesco Cancellato Ciro Pellegrino Fanpage Paragon spionaggio
Hackerati gli iPhone di Ciro Pellegrino della testata online e di un altro giornalista europeo che ha chiesto di restare anonimo. La conferma forense e le reazioni politiche

Non solo Francesco Cancellato. Anche un altro giornalista di Fanpage.it, Ciro Pellegrino, sarebbe stato spiato installando surrettiziamente sui suoi dispositivi il software di Paragon. Da chi e per quali scopi, resta tutto da definire. La conferma è arrivata oggi dall’analisi forense sui telefonini di Pellegrino condotta dagli esperti di The Citizen Lab. Tracce dello spyware Graphite sono state trovate sui dispositivi sia di Pellegrino che di un altro «importante giornalista europeo che ha chiesto di restare anonimo». Gli esperti dell’Università di Toronto – gli stessi che hanno condotto le indagini forensi sui cellulari di Cancellato e degli attivisti di Mediterranea Luca Casarini e Beppe Caccia – spiegano di aver identificato «un indicatore che collega entrambi i casi allo stesso operatore Paragon».

Cos’hanno scoperto gli esperti di The Citizen Lab

È stata Apple lo scorso inverno ad allertare con una notifica i due giornalisti dell’apparente infezione dei loro dispositivi. Da lì, su richiesta degli interessati, sono partiti i controlli approfonditi di The Citizen Lab. Per quanto riguarda Pellegrino, dunque, gli esperti fanno sapere che a seguito dell’analisi del suo iPhone «abbiamo stabilito con elevata sicurezza che era stato preso di mira dallo spyware Graphite di Paragon. L’analisi dei log del dispositivo ha rivelato la presenza dello stesso account iMessage ATTACKER1 utilizzato per colpire il giornalista europeo, che associamo a un tentativo di infezione zero-click di Graphite». A proposito di questo secondo professionista dell’informazione, gli esperti canadesi scrivono che «uno dei suoi dispositivi è stato compromesso dallo spyware Graphite di Paragon tra gennaio e inizio febbraio 2025. Attribuiamo la compromissione a Graphite con elevata sicurezza, poiché i log del dispositivo indicano che ha effettuato una serie di richieste a un server che, nello stesso periodo di tempo, corrispondevano alla nostra impronta digitale P1 pubblicata. Abbiamo collegato questa impronta allo spyware Graphite di Paragon con elevata sicurezza».

Lo spionaggio sui cronisti e la preoccupazione dell’Ue

Paradossalmente The Citizen Lab non era stata in grado di fornire la conferma forense dell’infiltrazione illegale nel telefonino di Francesco Cancellato, la prima ad essere denunciata pubblicamente nei mesi scorsi. Ciò non toglie che gli esperti dell’Università di Toronto ritengono accreditato quello scenario, tanto da concludere oggi che «l’identificazione di un secondo giornalista su Fanpage.it preso di mira con Paragon suggerisce un tentativo di prendere di mira questa organizzazione giornalistica. Sembra trattarsi di un gruppo distinto di casi che merita un esame più approfondito». Ad esprimere preoccupazione per la vicenda è stata oggi anche l’Unione europea. «La Commissione è a conoscenza delle recenti relazioni sull’uso di Paragon e la sua posizione sull’uso di spyware è molto chiara: qualsiasi tentativo di accedere illegalmente ai dati dei cittadini, compresi giornalisti e oppositori politici, se confermato, è inaccettabile», fa sapere l’esecutivo di Bruxelles rispondendo a un’interrogazione presentata da Pd, M5s, Verdi e Sinistra.

Renzi e Pd chiedono risposte al governo

Dopo le ultime rivelazioni, le opposizioni provano ora ad alzare il tono della polemica sul caso Paragon. «Ci sono le prove che il software Graphite di Paragon è stato utilizzato contro giornalisti di Fanpage. Il Copasir ha chiuso le proprie analisi dicendo che i servizi segreti non c’entrano niente. A questo punto il problema va posto in Parlamento e tornerò a farlo in tutte le sedi», annuncia su X il leader di Italia Viva Matteo Renzi, secondo cui «la situazione è gravissima, come denuncio da mesi nel silenzio di tanti colleghi e nell’imbarazzo del Governo», essendo in ballo «la tenuta istituzionale di questo Paese e la libertà di stampa». Lo pensa anche il presidente dell’Fnsi Vittorio di Trapani, Presidente Fnsi, secondo cui la questione si riduce a un inquietante aut aut: «O giornalisti sono stati spiati da apparati italiani (e questo è illegittimo) o sono stati spiati da Paesi esteri (e la nostra intelligence non è riuscita a impedirlo né ad individuare da chi). Fatto sta che ancora oggi, in Italia, ci sono almeno due giornalisti spiati e il governo non è in grado di dire da chi e perché». E Dal Pd è Sandro Ruotolo, già giornalista ed oggi eurodeputato e membro della segreteria del Nazareno, a chiedere al Copasir di riaprire il caso: «Vogliamo sapere perché due giornalisti italiani sono stati spiati».

leggi anche