Rexal Ford con la neonata, spunta la foto del controllo prima dell’omicidio. L’interrogatorio in Grecia e l’estradizione: cosa succede ora


C’è una nuova foto di Rexal Ford, il 46enne americano fermato ieri in Grecia per l’omicidio della bimba trovata morta sabato scorso a Villa Pamphili insieme alla madre. L’ha diffusa il programma di Rai 3 Chi l’ha Visto e ritrae l’uomo per la prima volta con in braccio una neonata, con ogni probabilità quella trovata poi cadavere. Lo scatto risale al 5 giugno, due giorni prima dunque del tragico ritrovamento nel parco di Roma. Nella foto l’uomo è circondato da diversi agenti di polizia, sembra star dando loro spiegazioni. Secondo Chi l’ha Visto la pattuglia era stata chiamata da qualcuno che aveva sentito la bimba piangere. Potrebbe averlo fatto l’addetta alla reception di un albergo di Largo Argentina, insospettita dai movimenti di Ford con la bimba agitata in braccio e un trolley. Ford è costretto probabilmente a mostrare i documenti, ma se la cava assicurando agli agenti: «Sono il padre». Tutto finisce lì, di conseguenza. Anche se a posteriori, grazie anche alle segnalazioni arrivate alla trasmissione, gli inquirenti riescono a riannodare i fili e ricollegare quel controllo ad altri episodi oscuri che hanno visto coinvolto lo stesso Ford nei giorni precedenti.
June 14, 2025
Le indagini sul delitto e il destino di Rexal Ford
Sul destino giudiziario di Ford, intanto, non ci sono ancora certezze. Dopo l’arresto effettuato a Skiathos, dove sarebbe fuggito mercoledì 11 giugno, certamente arriverà dall’Italia – su impulso della procura di Roma – la richiesta di estradizione. Le accuse nei confronti dell’uomo sono quelle di omicidio (della piccola) e soppressione di cadavere (della madre, le cause della cui morte restano al momento incerte). A quanto si apprende però i tempi dell’estradizione potrebbero non essere brevi: potrebbero volerci almeno 20-25 giorni. Ma Ford in Italia potrebbe anche non arrivare mai, se a muoversi fossero le autorità del suo Paese. Al momento dagli Usa non è arrivata richiesta di estradizione, ma non è escluso che ciò possa avvenire. Gli inquirenti in ogni caso sono al lavoro per ricostruire in dettaglio la dinamica di quelle due tragiche morti, e non è esclusa una loro missione in Grecia per ascoltare presto l’indagato.