Orietta Berti e il rapporto con Fedez: «Parliamo di letteratura russa». Poi le critiche a Corona: «Fossi in lui mi vergognerei»


Duetti improbabili, mix generazionali che più azzardati non si può e una nuova giovinezza: Orietta Berti continua a reinventarsi senza perdere la sua autenticità. Dopo aver conquistato le classifiche, TikTok e un’intera nuova generazione di fan con tormentoni come Mille, Luna piena, La discoteca italiana, l’«usignolo di Cavriago» è pronta a tornare con un nuovo brano che promette di entrare nell’alta rotazione estiva. Il 27 giugno esce Cabaret, una collaborazione inedita con Fabio Rovazzi (di nuovo al fianco della cantante dopo La discoteca italiana) e il collettivo trap FuckYourClique. Nome che, come confessa Orietta in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, le ha causato non poca confusione: «Li chiamavo FuckYourLike. La prima volta li ho visti in una foto, vestiti come lord inglesi. Ho detto: carini!». Poi però ha ascoltato i testi: «Non capivo bene le parole, e loro mi hanno detto: meglio così».
Di cosa parla la nuova hit estiva
Dietro al titolo che rimanda alla celebre citazione «la vita è un cabaret», si nasconde un brano che va oltre l’esperimento pop. «Il ritornello è solare, rimane subito in testa. Ma le strofe parlano della nostra società, fatta di eccessi e apparenze. Una musica orecchiabile, ma raffinata», spiega Berti. E in effetti, anche se il brano punta chiaramente a diventare un tormentone estivo, nelle sue parole si rintraccia anche una visione critica della società: «Ci sono tragedie che vengono trattate come cose ironiche. Gente che spende un sacco quando mezzo mondo muore di fame. È tutto un paradosso». Orietta Berti non manca di lanciare una stoccata anche ad alcuni dei personaggi che sono stati al centro delle polemiche negli ultimi tempi. Tra questi Fabrizio Corona e Davide Lacerenza, icone del gossip e dell’ostentazione: «Io mi vergognerei fossi in loro, perché ho un carattere pulito, sono cresciuta in una famiglia onesta, non chiacchierona e non chiacchierata»
Il rapporto con Rovazzi e Achille Lauro
Se con FuckYourClique l’incontro è stato casuale, con Rovazzi invece, essendo questa la seconda collaborazione, c’è un rapporto più solido, anche se non sempre pacifico: «Abbiamo litigato perché è andato in vacanza in Thailandia, come al solito è arrivato in ritardo e il video non sarà pronto prima del 27. È tornato bianco come un lenzuolo, ha detto che è colpa dell’aria condizionata dell’aereo. Solo a lui succedono queste cose». Oltre a Rovazzi, Orietta Berti continua a coltivare rapporti inaspettati con volti della musica contemporanea. Con Achille Lauro condivide lo stilista: «Mi prende in giro: smetti di vestirti come me». E il make-up: «Mi manda i suoi trucchi, ma sono troppo forti per me». Con Fedez, invece, i contatti sono frequenti: «Con Federico parliamo anche di letteratura russa, io adoro Evtušenko». Sulle cantanti della nuova generazione Orietta Berti ha le idee chiare: «Annalisa ed Elodie sono bravissime. Se hanno un corpo da scoprire, meglio che lo scoprano. Finché sono giovani». Particolare affetto lo riserva a Rose Villain: «Luna Piena è stato un successo in tutte le discoteche gay. Ricevo ancora video di drag queen che si vestono come me».
La madre comunista e la fede cristiana
Dietro i successi e le hit c’è un’anima profondamente religiosa: «Prego molto, anche per gli altri. Mi rammarico per questa società: troppe guerre, troppa gente che non ha mai ascoltato il Papa». E nella sua storia personale, si mescolano comunismo e fede: «Mia mamma era una comunista di ferro. Mio padre devoto a San Giovanni. A Cavriago c’è ancora un busto di Lenin, sempre ornato da fiori rossi».