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Il ministro Tajani e il rischio attentati in Italia: «È sempre presente»

17 Giugno 2025 - 08:43 Alessandro D’Amato
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Il responsabile della Farnesina: Putin fautore della pace? Non ci credo

«Il rischio c’è sempre». Antonio Tajani, ministro degli Esteri, risponde così al Corriere della Sera parlando delle possibili conseguenze della guerra Israele-Iran e del pericolo attentati. «Ma il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi segue con responsabilità ogni momento di questa crisi internazionale, e ne prevede assieme all’intelligence le possibili conseguenze sul territorio nazionale», aggiunge il vicepremier. «L’intelligence italiana è molto attenta e soprattutto è in allerta, come tutte le forze di polizia. Casi di terrorismo possono esserci, ma gli apparati tengono la guardia molto alta. Ho anche confermato al ministro Saar la nostra massima attenzione alla protezione delle sedi diplomatiche israeliane in Italia e i luoghi di culto ebraici», spiega il leader di Forza Italia.

Putin fautore della pace?

Tajani è scettico sul ruolo diplomatico di Vladimir Putin: «Non credo che la Russia possa avere ruoli di mediazione in questo caso. Sarebbe importante che Putin si sedesse al tavolo del negoziato per mettere fine agli attacchi all’Ucraina», sottoliena. E sugli Usa aggiunge: «Il ruolo degli Stati Uniti è fondamentale per raggiungere la pace. Ma non da soli. I Paesi europei, a cominciare da quelli del G7, hanno l’obbligo di lavorare insieme per raggiungere questo obiettivo. L’Alleanza transatlantica resterà sempre un punto fermo nella nostra struttura di sicurezza». Tajani dice anche che «noi europei dobbiamo mobilitarci immediatamente, chiedendo il sostegno degli Stati arabi moderati della regione, che hanno interesse come noi alla pace per ragioni evidenti».

Gli obiettivi

Un obiettivo che l’Italia vorrebbe raggiungere è far ripartire negoziati fra Usa e Iran, la sede giusta per far ripartire un confronto diplomatico: «Bisogna arrivare presto alla fine di questa guerra pericolosissima. Dobbiamo portare tutti i Paesi responsabili a influire sui contendenti per fermare la guerra. Come Italia manteniamo un canale aperto sia con Israele che con l’Iran. Incrociamo le informazioni». Sul report dell’Aiea e sulla possibilità di avere presto la bomba nucleare, il ministro del governo Meloni dice che «questo per noi è inaccettabile. Il governo iraniano deve offrire un segnale per la pace. L’unica condizione possibile è rinunciare al nucleare militare».

La pace

«Il ruolo degli Stati Uniti è fondamentale per raggiungere la pace. Ma non da soli. I Paesi europei, a cominciare da quelli del G7, hanno l’obbligo di lavorare insieme per raggiungere questo obiettivo-. L’Alleanza transatlantica resterà sempre un punto fermo nella nostra struttura di sicurezza», conclude.

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