Ultime notizie Chiara PoggiDonald TrumpIranMaturità
CULTURA & SPETTACOLOLavoro e impresaMusicaSuoni e Visioni

Federico Zampaglione e la farsa dietro tanti sold out ai concerti e i tour annullati: «Vi svelo come funziona: così si prendono tutto il guadagno»

17 Giugno 2025 - 23:41 Ugo Milano
tiromancino sold out concerti federico zampiglione
tiromancino sold out concerti federico zampiglione
In un lungo post su Facebook, il leader dei Tiromancino ha denunciato il «diabolico meccanismo» che maschera i flop come grandi successi. E deruba i talenti «solleticando il loro ego»

Biglietti gratuiti, a un euro, 10 euro. Inviti a tutti i dipendenti di banche, assicurazioni, aziende vicine. Biglietti in regalo con la spesa nei supermercati, contest con influencer, retate nei locali per distribuire i ticket. Sarebbe questo il «diabolico meccanismo» che da anni si nasconde dietro alla gran parte dei sold out nel mondo della musica. A raccontare la «arcinota storia dei finti sold out» è Federico Zampaglione, leader dei Tiromancino, con un lunghissimo post su Facebook. Non un attacco personale, ma una vera e propria denuncia di un sistema – quello in primis dei manager musicali – che risucchia giovani promettenti ma «ingenui o megalomani». Che promette loro palazzetti o stadi gremiti, e li fa rimanere in mutande perché «l’85% di ciò che guadagnano» è proprio di chi gestisce i loro tour.

La promessa e il tranello del sogno che si avvera

La spiegazione non è tecnica, non si perde in numeri. Zampaglione si limita a raccontare una storia, «una sceneggiatura» generica come tante, in cui l’artista dialoga con chi gli organizza le date. La promessa iniziale è trita e ritrita: «Il grande salto»; «uscire dal mucchio»; «un tour interno di palazzetti, anzi negli stadi, e deve essere sold out». I desideri del giovane artista si mescolano ai ricordi di quanta fatica ha fatto per arrivare fino a lì, e acconsente. In fondo, a quanto dice il manager, basta «mettersi fisso sui social e annunciare trionfante che il tuo sogno finalmente si andrà a coronare». Solo che sempre più spesso «si vuole troppo». Ed ecco che, una bella mattina, arriva una chiamata dal gestore del tour «con voce preoccupata e paternalistica».

I sold out falsi e il costo della notorietà: «Solleticagli l’ego e ci mangerai sopra a vita»

Se la promessa è nota, la minaccia è stranota: «Annulliamo». Dopo un po’ di tira e molla, il manager tira fuori dal cappello la soluzione: «Te lo riempio io lo stadio (o il forum), ci sono biglietti gratuiti, a un euro, 10 euro, invitiamo tutti i dipendenti di banche, assicurazioni, aziende a noi vicine, mettiamo biglietti in regalo con la spesa nei supermercati, facciamo contest con influencer, retate nei locali con i biglietti…insomma fammi fare il mio lavoro». Peccato che tutto questo abbia un costo molto elevato: «Una buona parte dei costi per riempire lo stadio, ad ora vuoto, te li accolli tu. Non posso prendermi tutta la perdita sul groppone, e poi diciamoci la verità… La faccia è pur sempre la tua, io dopo il tuo concerto, ho altri 3 eventi con il vero sold out». Ed è proprio così. Il manager non ci rimette nulla, l’artista tutto: «Contratti, sponsor, brand, convention, esposizione mediatica, percezione, pubblicità, credibilità». E dice sì, legandosi per sempre a un sistema che lo gonfia con una mano e con l’altra lo deruba dell’85% dei suoi guadagni. «Triste morale della favola?», conclude il leader dei Tiromancino. «Solletica l’ego di qualcuno (meglio se ingenuo o megalomane), e poi mangiaci sopra a vita».

Articoli di CULTURA & SPETTACOLO più letti
leggi anche