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La rabbia per i soldi pubblici mai incassati, i progetti falliti e il peso di una neonata: la furia Kaufmann dietro la morte di Anastasia e la bimba

22 Giugno 2025 - 08:14 Giulia Norvegno
Kaufamnn
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L'ipotesi degli inquirenti dietro il duplice omicidio a villa Pamhili. Il truffatore che non sopporta di essere stato a sua volta truffato, la reazione contro la 28enne russa e sua figlia di 11 mesi, ormai diventate un peso per i progetti del presunto produttore americano

Sarebbe stato un crescendo di rabbia e frustrazione, secondo gli inquirenti, a portare alla morte di Anastasia Trofimova, 28 anni, cittadina russa di Omsk, e della sua bambina di 11 mesi, trovate morte a villa Pamphili a Roma. Come ricostruisce il Messaggero, a scatenare la furia di Charles Francis Kaufmann, alias Real Ford, sarebbero stati i fallimenti dei suoi progetti cinematografici e, per di più, il fatto di non aver intascato neanche un centesimo di quelle centinaia di migliaia di euro ottenute dallo Stato con il tax credit. Kaufmann, ancora detenuto in Grecia, è indagato per duplice omicidio aggravato.

Il truffatore che si è sentito truffato

Come ha rivelato Open, il progetto cinematografico «Stelle della notte» aveva ottenuto un finanziamento dal Ministero della Cultura italiana attraverso il sistema del tax credit, per un valore superiore agli 800mila euro. Nonostante le aspettative, Kaufmann non è riuscito a intascare nemmeno un euro. Così come non è mai riuscito a farsi sostenere da una casa di produzione romana la realizzazione della commedia «FoodFight».

Il vitalizio dalla famiglia per tenerlo lontano da casa

Da quel che è emerso finora, anche grazie alle informazioni fornite dall’Fbi al Servizio centrale operativo della Polizia, Kaufmann negli Stati Uniti aveva accumulato denunce ripetute e arresti per episodi di violenza domestica. La famiglia, nel tentativo di contenere la sua pericolosità, gli aveva concesso una sorta di vitalizio, a condizione che si mantenesse distante da casa. Nel 2021, Kaufmann ha intrapreso il viaggio verso l’Europa utilizzando documenti intestati a Rexal Ford, nome di un produttore cinematografico realmente esistente. La scelta non sarebbe stata casuale, essendo quello un nome abbastanza noto nell’ambiente cinematografico per facilitare i contatti professionali, ma non abbastanza famoso da destare sospetti immediati.

L’incontro con Anastasia a Malta e la dipendenza

Il primo contatto tra Kaufmann e Anastasia Trofimova avviene a Malta nel settembre 2023. La donna aveva raggiunto l’isola con un visto turistico, ufficialmente per frequentare un corso di lingua inglese, ma probabilmente alla ricerca di opportunità di vita migliori rispetto a quelle disponibili nella sua regione di origine, al confine con il Kazakistan. Secondo quanto scoperto dagli inquirenti italiani, supportati dalla Malta Police Force, in quel periodo non ci sono state denunce o segnalazioni per molestie o violenze a carico di Kaufmann nei confronti della donna. Anastasia si sarebbe innamorata dell’uomo, è rimasta incinta e, alla scadenza del visto turistico, si è ritrovata di fatto clandestina. Non avendo un lavoro che le permettesse di ottenere un permesso di soggiorno, la donna fa sparire il suo passaporto nella speranza di evitare il rimpatrio in Russia.

La bimba nata a Malta e la mancata registrazione

Anastasia porta a termine la gravidanza, forse partorendo da sola, senza comunque un’assistenza sanitaria ufficiale. La bimba come lei è irregolare a Malta. Kaufmann tenta di registrare la neonata presso l’Ambasciata americana, ma la procedura si ferma proprio perché non ci sono i documenti necessari. A quel punto, Kaufmann capisce che può accedere ai fondi del Ministero della Cultura. Un’operazione possibile attraverso la società maltese collegata alla casa di produzione del produttore Marco Perotti, già destinatario di oltre 4 milioni di euro di aiuti statali. Perciò Kaufmann decide di trasferirsi in Italia con una barca a noleggio, forse pagata in contanti, che lo porta a Pozzallo. E infine arriva a Roma via treno.

Il piano fallito e la rabbia contro la donna

Nel giro di poco tempo, Kaufmann è costretto a rivedere le sue aspettative. Il piano di incassare i soldi dello Stato italiano per i suoi progetti cinematografici non vanno in porto. E così lui resta senza denaro, con una donna e una neonata al seguito che diventano improvvisamente un peso per i suoi spostamenti. Kaufmann vuole andarese a Skianthos, in Grecia, dove ha intenzione di contare altri produttori.

Le violenze mai denunciate e l’accampamento a villa Pamphili

Il primo episodio di tensione documentato si verifica il 20 maggio a piazza Campo de’ Fiori, dove Kaufmann viene identificato dalle forze dell’ordine. Anastasia non richiede assistenza alla polizia, segno secondo gli inquirenti che la donna fosse sotto stretto controllo di Kaufmann. Poi la coppia con la bambina decide di accamparsi a Villa Pamphili. Il 2 giugno, secondo la testimonianza della madre della ragazza rilasciata alla trasmissione “Chi l’ha visto?”, Anastasia invia un’email in cui per la prima volta cita esplicitamente le liti con il compagno, pur dicendosi convinta che in qualche modo tutto si risolverà. Cinque giorni dopo, il 7 giugno, i corpi senza vita vengono rinvenuti sotto gli oleandri di Villa Pamphili. Anastasia è coperta da un telo di plastica che, a causa delle temperature elevate, ha accelerato il processo di decomposizione.

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