Tra il 13 e 14 giugno 2025, diversi utenti e pagine Facebook hanno rilanciato una notizia secondo cui il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu avrebbe lasciato Israele a bordo dello Zion Wing, l’aereo presidenziale ufficiale, temendo l’imminente attacco da parte dell’Iran. Il volo sarebbe stato confermato e reso possibile «con l’aiuto dello Shin Bet», i servizi di sicurezza interni israeliani. Il contenuto è circolato in ambienti social filo-iraniani e ha trovato una certa eco anche tra utenti italiani.
Per chi ha fretta:
Secondo quanto sostenuto da alcuni utenti su Facebook, il 13 giugno 2025 il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu avrebbe lasciato Israele a bordo dello Zion Wing, l’aereo presidenziale ufficiale, per rifugiarsi in Grecia.
Lo Zion Wing è decollato da Tel Aviv la mattina del 13 giugno, ha sorvolato la costa israeliana per circa 40 minuti, poi è rientrato. In un secondo volo è atterrato ad Atene, ma a bordo c’era l’ambasciatore israeliano, non il premier.
Nessuna fonte conferma che Netanyahu fosse sull’aereo. I dati di volo smentiscono l’ipotesi della fuga.
Analisi
In uno dei post presenti su Facebook si legge testualmente:
Netanyahu ha lasciato Israele in aereo (Zion Wing) e si è recato in Grecia per sfuggire a un possibile attacco iraniano. È stato confermato che il volo del Zion Wing è decollato da Israele con l’aiuto dello Shin Bet.
A supporto della tesi viene allegata una mappa del tracciamento aereo che mostra il volo identificato come IAF302, in rotta da Tel Aviv verso Atene. Ma tale ricostruzione, pur facendo riferimento a un evento reale (il volo dello Zion Wing) non corrisponde ai fatti.
A bordo dello Zion Wing non c’era Netanyahu
Lo Zion Wing, ovvero il Boeing 767-300 modificato per gli spostamenti ufficiali del capo del governo israeliano, è effettivamente decollato alle 6:38 del mattino del 13 giugno dall’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv. Come riportato dai media israeliani, e confermato dal sito di monitoraggio aereo Flightradar24, l’aereo ha effettuato un volo breve sopra la costa israeliana per circa 40 minuti, per poi rientrare a Tel Aviv. In questa prima fase, quindi, non si è verificato alcuno spostamento verso l’estero. Solo più tardi, nella stessa giornata, lo Zion Wing è effettivamente ripartito verso la Grecia, atterrando ad Atene alle ore 13:09 (ora locale).
Il secondo volo è proprio quello visualizzato nella mappa condivisa nel post. Tuttavia, a bordo non c’era Benjamin Netanyahu. Come riportato dal quotidiano greco Naftemporiki, il volo del Boeing israeliano non trasportava il primo ministro, ma era destinato a una missione diplomatica che prevedeva il trasporto dell’ambasciatore israeliano presso le autorità greche. Non vi è stata alcuna indicazione di urgenza, né segni di una procedura d’emergenza o di protezione particolare. Anche i riferimenti al coinvolgimento dello Shin Bet, menzionati per rafforzare l’idea di una “fuga protetta”, non trovano alcun riscontro nelle fonti ufficiali israeliane, né sono stati confermati da alcun media affidabile. Si tratta di un’aggiunta narrativa priva di fondamento, utilizzata per rafforzare una tesi senza basi documentali.
Conclusioni
L’ipotesi secondo cui Benjamin Netanyahu sarebbe “fuggito” da Israele a bordo dello Zion Wing per rifugiarsi in Grecia è priva di fondamento. I dati di volo e i riscontri giornalistici disponibili indicano che il premier non si trovava a bordo dell’aereo, e che il volo atterrato ad Atene il 13 giugno era parte di una normale missione diplomatica.
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