Lo striscione contro Jeff Bezos a Venezia, la protesta di Extinction Rebellion prima delle nozze: «Tassare i ricchi per ridare al pianeta» – Il video
Mentre Venezia si prepara ad accogliere gli ultra-miliardari per il matrimonio di Jeff Bezos, fondatore di Amazon, e Lauren Sanchez, un grande striscione con scritto: «Tassare i ricchi per ridare al pianeta» è comparso oggi pomeriggio – martedì 24 giugno – in cima alla gru antistante l’Hotel Danieli, uno degli alberghi di lusso dove alloggiano gli ospiti dell’imprenditore americano, a Venezia. L’azione, messa in atto da quattro attivisti di Extinction Rebellion, intende denunciare – spiegano i militanti – l’impatto sproporzionato dei super ricchi sul cambiamento climatico a causa dei loro stili di vita lussuosi. Secondo gli eco-attivisti, anche una tassazione minima dei grandi patrimoni permetterebbe di finanziare una transizione ecologica più equa e accessibile.
Le proteste per le nozze miliardarie
Già domenica, attivisti di Greenpeace avevano srotolato uno striscione con scritto «Se puoi affittare Venezia per il tuo matrimonio, allora puoi pagare più tasse» a Piazza San Marco. Mentre lunedì scorso, attivisti comitato cittadino avevano calato uno striscione con scritto «Bezos» con una croce rossa sopra, dal campanile della chiesa di San Giorgio, dove potrebbe svolgersi la cerimonia nuziale. E subito era divampata la polemica. Sia il sindaco Luigi Brugnaro che il presidente della Regione Luca Zaia hanno denunciato la protesta e auspicato che Venezia «accolga a braccia aperte chi come Bezos porta visibilità e ricchezza alla città».
Le dichiarazioni dell’entourage di Bezos
L’eco delle polemiche è arrivata oltreoceano e ha spinto l’entourage di Bezos a rilasciare dichiarazioni rassicuranti sull’impatto e il sostegno alla città. «Venezia, l’Italia e il pianeta non hanno bisogno di graziose concessioni filantropiche. Siamo cittadini, non sudditi – affermano gli attivisti – Le stesse persone che stanno causando la scomparsa della nostra città sono qui a festeggiare, col benestare del sindaco Brugnaro, imprenditore indagato per corruzione». Un messaggio che sarà rilanciato sabato 28 giugno, in una grande manifestazione nel giorno del grande party finale, spostato all’Arsenale per tentare di ridurre l’impatto delle contestazioni.