
Tony Boy – Uforia
Un pezzo brutto di Tony Boy, moltiplicato per 20, che sono i brani che compongono Uforia. Disco talmente piatto da superare quella soglia che lo trasforma inevitabilmente in disco snervante, devastante, insostenibile. Di ciò che viene pronunciato nei brani si capisce circa il 25-30%, il resto sono farfugliamenti intrisi di saliva a bocca semichiusa, privi di un carattere ben definito, nel timbro e nell’interpretazione. I brani non esplodono mai così l’ascolto del disco è un countdown in cui alla fine non succede niente, una specie di limbo avvilente dove tutto è grigio e niente ha un significato preciso. Una mancanza di colori che non diventa nemmeno cupa introspezione, ma solo l’evidente incapacità di servire qualcosa in più di questo sound trap industriale e superficiale, infarcendolo di parole in trend topic musicale distribuite un po’ a casaccio e senza nemmeno troppa consapevolezza dei propri limiti, perché i dischi da venti pezzi sono ormai impensabili anche per chi ha la capacità di scrivere venti pezzi di buona fattura. La bocciatura è totale, non si salvano 10 secondi di album.
- 1/22Fabri Fibra – Mentre Los Angeles brucia (Bonus)
- 2/22Elodie feat. Sfera Ebbasta – Yakuza
- 3/22Samuel - Maree
- 4/22Joan Thiele – Allucinazione
- 5/22Orietta Berti, Fabio Rovazzi e Fuckyourclique – Cabaret
- 6/22Nu Genea – Sciallà
- 7/22Aka 7even e Tormento – Ragione e follia
- 8/22Cimini – Il mago
- 9/22Dj Shocca – 60 Hz II
- 10/22Mostro feat. MadMan – È crazy
- 11/22Tony Boy – Uforia
- 12/22Matteo Alieno - Ansia
- 13/22Holden – Baby Drive
- 14/22Beba – Se vuoi farmi un regalo
- 15/22Icy Subzero feat. Guè, Faneto e Melons – Killa Killa
- 16/22Carmine Tundo – Dove ti porto?
- 17/22Mazzariello – Per un milione di euro
- 18/22Peter White – Indimenticabile
- 19/22Miglio – Musica elettronica
- 20/22Johnson Righeira – Chi troppo lavora (non fa l’amore)
- 21/22Le Feste Antonacci – Uomini cani gabbiani
- 22/22Pugni – Pietro come fai