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Un anonimo reggaeton per Elodie e Sfera Ebbasta, Samuel è una garanzia, un incanto Joan Thiele – Le recensioni delle nuove uscite della settimana

29 Giugno 2025 - 21:00 Gabriele Fazio

Elodie feat. Sfera Ebbasta – Yakuza

Un condominio di autori, ben cinque oltre chi canta il pezzo, un producer di fama internazionale, Rvssian, per mettere insieme un pezzo di straordinaria bruttezza. Non è solo l’anonimo reggaeton, non è solo l’inconsistenza dei contenuti, ma proprio la spudorata superficialità con cui viene pensato, prodotto e distribuito un brano copia e incolla di mille altri brani, che orbitano poi tutti in quella fascia in cui la scarsità di idee e impegno diventa prima ribrezzo, poi incredulità, poi puro sbigottimento. Non un’idea per variare la ricettina da top ten su Spotify, nemmeno un ritornello catchy per rinfrescarci dalla calura, un incrocio di rime vagamente significative, un elemento originale nella narrativa, nella poetica, nello stile. Niente. Il nulla più assoluto. Elodie e Sfera Ebbasta sono due artisti piuttosto mediocri, eppure gli riconosciamo dei meriti: il pregevole e naturale istinto all’esposizione, anche scomoda, subendo ignobili angherie social, per quanto riguarda la prima; la capacità di aver individuato un trend musicale prima degli altri e di averlo fatto esplodere nel nostro mercato, per quanto riguarda il secondo. Ma Yakuza è troppo anche per chi vive tenendo ben alla larga un certo intellettualismo, è troppo poco anche per chi alla musica non chiede niente. Infatti alla fine dell’ascolto del brano l’unico pensiero è: come diavolo è possibile che si sia arrivati a calare così in basso l’asticella? Non per mettervi paura, ma Yakuza bacia il fondo del barile e, senza troppe cerimonie, vigorosamente, con offensiva insistenza, scava.

https://open.spotify.com/intl-it/track/1KEge1AYDxzlW7O8oHcs82?si=7e748152dad34cf4