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Non risulta un collegamento tra vaccini e morti improvvise dei neonati in Giappone

30 Giugno 2025 - 14:10 Juanne Pili
Il Giappone ha davvero ridotto i casi di morti improvvise dei neonati, ma i vaccini non c’entrano

Diverse condivisioni rilanciano un articolo (archiviato qui) che “strizza l’occhio” alle credenze No vax del giornalista economico Frank Bergman, già noto per l’attività di disinformazione sui vaccini nel sito Slay News. Il titolo dice già tutto: «Il Giappone elimina i vaccini obbligatori per i bambini e le morti improvvise dei neonati “scompaiono” ». Vediamo di cosa si tratta realmente.

Per chi ha fretta:

  • Un articolo sostiene che morti improvvise dei neonati in Giappone sarebbero scomparse togliendo l’obbligo ai vaccini pediatrici.
  • La fonte è una mera citazione del dottor Pierre Kory che distorce la storia delle vaccinazioni pediatriche in Giappone.
  • Anche la storia della riduzione delle morti in culla è stata totalmente travisata, perché si spiega con altri provvedimenti che non c’entrano coi vaccini.

Analisi

Le condivisioni in oggetto riportano uno screen col titolo già menzionato riguardo alla scomparsa delle morti improvvise dei neonati:

Morti improvvise dei neonati scomparse in Giappone eliminando i vaccini obbligatori?

Per morti improvvise dei neonati si intende, come riportato nell’articolo in oggetto, la Sindrome della morte improvvisa del lattante (SIDS). Viene spesso associata ai vaccini pediatrici ma avevamo già visto che si tratta di una tesi infondata e spesso basata su correlazioni spurie. Quella del calo di vaccinazioni correlato a una presunta scomparsa dei casi di SIDS è una vecchia narrazione No vax che avevamo trattato già qui:

Conosciuta anche come sindrome della morte improvvisa del lattante – spiegavamo nell’articolo -, definisce il decesso dei neonati tra un mese e un anno di età, senza indicare una patologia precisa. Semplificando, potremmo dire che quando muore un bimbo sotto l’anno di vita, se non si è in grado di accertare una causa nota del decesso, probabilmente stiamo parlando di SIDS. Sono state presentate diverse ipotesi nel tentativo di identificare una patologia specifica e i relativi fattori di rischio, come disturbi nel ciclo sonno veglia, il fumo passivo, eccetera. Un fattore di rischio in particolare è stato già escluso, alla luce di ampi studi, sia in America che in Europa: le vaccinazioni. Quindi, la domanda dei No vax si è già rivelata errata, e ha avuto una esaustiva risposta, alla luce dei dati, non delle affermazioni raccolte alla chetichella da pediatri vari-eventuali.

Nel caso in oggetto si cita come fonte il dottor Pierre Kory, secondo il quale « “la mortalità neonatale è diminuita” quando il governo ha smesso di imporre “vaccini” per i bambini sotto i due anni». Ma noi sappiamo che il Giappone aveva solo sospeso per tre mesi il vaccino DTP (difterite, tetano e pertosse).

Questo fatto storico viene spesso distorto in altre narrazioni No vax che fanno leva sulla salute dei neonati. Ne avevamo trattato qui. Era il 1975. Si temevano degli eventi avversi correlati al vaccino che poi sono stati smentiti a seguito di un controllo. I giapponesi evitarono comunque il vaccino fino al 1978. Durante questo periodo i casi di meningite continuano a calare mentre quelli di pertosse aumentano sensibilmente. Quando i Giapponesi spaventati tornano a somministrare il vaccino ai bambini i casi di meningite continuano a calare, assieme a quelli di pertosse.

Tornando al caso in oggetto, secondo Kory «quando hanno notato questa ondata di morti negli anni ’70, […] quello che hanno fatto è stato aumentare l’età della vaccinazione a due anni. Indovinate cosa è successo quando l’hanno fatto? Le morti dei fantili sono scomparse». Come già spiegato dai colleghi di Reuters,  il Giappone raccomanda ancora le vaccinazioni per i bambini sotto i due anni e mantiene alti tassi di vaccinazione. Il calo dei casi di SIDS è invece attribuito a campagne di salute pubblica iniziate dopo il 1996, che hanno promosso pratiche di sonno sicure per i neonati:

«Il tasso di decessi infantili dovuti a SIDS è calato della metà tra il 1984 e il 2004 – riporta Reuters -, diminuendo da 0,42 decessi per 1.000 nati vivi a 0,24 per 1000 [secondo uno studio il declino è dovuto, Nda] alle campagne di salute pubblica a partire dal 1996 che hanno scoraggiato il fatto di mettere i bambini a dormire a faccia in giù e altri rischi noti di SIDS, come il fumo materno».

Conclusioni

Abbiamo visto che usare gli aneddoti del dotto Kory per sostenere che le morti improvvise dei neonati sarebbero scomparsi a seguito dall’abolizione dell’obbligo vaccinale in Giappone è totalmente fuorviante. Il collegamento tra vaccini pediatrici obbligatori e SIDS è stato invece smentito proprio dalle misure di salute pubblica adottate nel Paese fin dal 1996.

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