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Esplode una palazzina a Sassari, tirato fuori dalle macerie un uomo in condizioni gravissime

sassari esplosione
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Le prime ipotesi parlano di una fuga da una bombola di gas. A causa della potenza dello scoppio, hanno rischiato di restare coinvolti anche i vigili del fuoco

Prima le fiamme, poi una forte esplosione che ha sventrato la palazzina. Il corpo di un uomo è stato ritrovato in condizioni gravissime sotto le macerie della sua abitazione a Sassari dai vigili del fuoco nella mattina di lunedì 30 giugno. Allertati da una chiamata che segnalava un forte odore di gas proveniente dal condominio, gli operatori non hanno fatto in tempo a intervenire prima che parte dell’edificio crollasse seppellendo un uomo, residente all’ultimo dei due piani, che ora si trova in condizioni critiche.

Causa dell’esplosione: una probabile fuga di gas

Poco prima delle 12.30 di lunedì 30 giugno i vigili del fuoco di Sassari sono intervenuti in una palazzina tra via Principessa Maria e via Don Minzoni, nel sud della cittadina. La squadra è stata chiamata sul posto dopo che i vicini avevano avvertito un forte odore di gas (probabilmente dovuto a una fuga da una bombola) provenire dalla palazzina a due piani. Dopo lo scoppio dell’incendio, l’edificio è stato poi crollato a seguito di una forte esplosione. Gli operatori si trovavano già sul luogo, ma non hanno fatto in tempo ad intervenire per trarre in salvo un uomo, che è stato tirato fuori da sotto le macerie in condizioni gravissime. Anche gli uomini del 115 hanno rischiato di rimanere coinvolti nel parziale crollo dell’edificio, che al piano terra ospita una pizzeria.

L’uomo coinvolto si trovava all’ultimo piano

L’esplosione ha danneggiato soprattutto il tetto dell’edificio e la mansarda, proprio dove abitava l’uomo, che in quel momento si trovava nella propria cucina e che è rimasto ustionato gravemente. Sul posto anche il 118, la polizia, i vigili urbani e il sindaco della città, Giuseppe Mascia. L’esplosione è risultata così forte da danneggiare anche le auto parcheggiate nelle vicinanze. Continuano le verifiche delle unità cinofile e degli specialisti Usar per accertarsi che sotto le macerie non vi sia nessun altro.

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