Addio a Saverio Indrio, la morte improvvisa del doppiatore: è stato la voce del sindaco Quimby e Mr Satan


Il mondo del doppiaggio italiano è in lutto per la scomparsa di Saverio Indrio, una delle voci più iconiche e potenti del nostro panorama artistico. L’attore e doppiatore si è spento all’età di 61 anni, lasciando un vuoto incolmabile. A dare il triste annuncio è stata la pagina specializzata «Le voci del doppiaggio», che in un commovente post sui social ha voluto rendere omaggio a una vera e propria colonna portante: «Apprendiamo con dolore, della scomparsa di Saverio Indrio, una delle voci più imponenti e riconoscibili del doppiaggio italiano – si legge nel post -. La voce di Dwayne Johnson e di tanti altri attori…Ci ha fatto ridere, emozionare, tremare. Ha fatto vibrare le sale, i salotti, i nostri ricordi. Oggi non piangiamo solo un doppiatore. Oggi salutiamo una presenza che resterà indelebile. Perché le voci non muoiono mai: risuonano per sempre in chi le ha ascoltate col cuore».
Chi era Saverio Indrio, la voce di The Rock e Mr. Satan
Il decesso è avvenuto nella notte tra il 29 e il 30 giugno, e al momento le cause non sono state rese note. Indrio era conosciuto dal grande pubblico per aver prestato la sua inconfondibile voce a personaggi amatissimi, sia sul grande che sul piccolo schermo. Era sua la voce che ha dato vita a Mr. Satan di Dragon Ball (nelle versioni Dynit) e all’esilarante sindaco Quimby de I Simpson. Ma la sua impronta vocale è indissolubilmente legata anche a un gigante di Hollywood: Dwayne “The Rock” Johnson, che ha doppiato in numerosi successi come Fast & Furious e Jumanji, rendendo il suo tono profondo e potente un vero e proprio marchio di fabbrica.
Dal palco alla sala di doppiaggio
Prima di diventare una voce popolarissima, Saverio Indrio aveva iniziato il suo percorso artistico nel mondo della musica come chitarrista classico. Poi si è appassionato al teatro, affinando le sue doti interpretative presso «La bottega del teatro» diretta da Guglielmo Ferraiola. La sua carriera teatrale lo ha visto calcare il palco interpretando opere di autori di spicco come Luigi Pirandello, Dario Fo e Oscar Wilde, a testimonianza di una versatilità e una profondità artistica che andavano ben oltre la sala di doppiaggio. Il suo lascito, in ogni caso, è destinato a rimanere vivo nelle orecchie e nel cuore di tutti gli appassionati.