I ricavi dimezzati nel 2024, la perdita di 1,2 milioni in bilancio: Laura Pausini archivia l’anno nero e chiude la sua società in un trust Usa


Non è stato un anno di quelli da ricordare per Laura Pausini, che pure fra il 2023 e il 2024 è stata impegnata nel World Tour dei suoi concerti e proprio in questi giorni è stata ascoltata in tutto il mondo grazie al brano “Desire” cantato insieme a Robbie Williams in apertura del mondiale per club 2025 negli Stati Uniti. Ma non sono stati brillanti come al solito i risultati della sua società che gestisce i diritti musicali e quelli degli eventi, la “Gente edizioni musicali srl”. Nell’ultimo bilancio i ricavi della società si sono praticamente dimezzati, scendendo dai 6,26 milioni di euro dell’anno precedente ai 3,477 milioni di euro dell’anno scorso. E alla fine invece dell’utile 2023 da 162.238 euro la Pausini si è trovata con una perdita di un milione e 228 mila euro, che pesa ancora di più se si pensa che nel corso dell’anno la cantante aveva girato un finanziamento extra alla società da 600 mila euro.
In pancia alla società azioni e obbligazioni per 3,6 milioni. E un immobile
La Gente edizioni musicali, come spiega la nota al bilancio, «svolge la propria attività nel settore della produzione di prodotti fonografici e nella creazione e gestione di eventi musicali connessi». La società negli anni precedenti era stata fusa con la controllante Star music attraverso la tecnica della fusione inversa e avendo guadagnato bene in passato ha in pancia riserve di utili in grado di pagare ben altre perdite temporanee; quindi, la situazione non preoccupa più di tanto la cantante: il patrimonio netto, anche scontata questa perdita, è ancora di poco inferiore ai 5 milioni di euro. E ci sono in pancia alla società sia 3,65 milioni di euro di investimenti in titoli e obbligazioni e immobili di proprietà per il valore di 2,54 milioni di euro.

Il trasferimento della proprietà a un trust regolato dalle leggi del Jersey (Usa)
Il capitale della società fino a inizio 2024 era controllato da Laura, e una piccola quota dell’1 per cento era ed è in mano al papà Fabrizio, cantante di pianobar che ha trasmesso alla figlia la passione per la musica. E tutto è sempre stato in famiglia, visto che ad amministrare la società è la sorella della cantante, Silvia Pausini. Dall’anno scorso però Laura ha solo più l’usufrutto delle azioni della società, perché la proprietà (esclusa la quota del padre) è stata trasferita a un trust, il LP trust che ha sede a Faenza, ma è regolato dalla legge dello stato americano del Jersey. Cambia poco, se non probabilmente dal punto di vista fiscale, perché come si capisce dal nome, la beneficiaria del trust è sempre Laura, mentre chi lo amministra (la trustee) è sempre la sorella Silvia.
Il tax credit musica incassato, e i leasing su due immobili e una Mini Cooper 1.5 SE
Nel bilancio della società della Pausini si citano due rivalutazioni dei beni posseduti. Vale 700 mila euro la rivalutazione del catalogo dei diritti musicali delle hit della cantante, mentre è stato rivalutati per 2,03 milioni di euro l’immobile strumentale di proprietà della società. Per questo è stato appostato in bilancio un fondo di riserva in sospensione di imposta di 2,225 milioni di euro. La società ha poi in leasing sia un ufficio a Roma (le rate non scadute ammontano solo più a 104.081 euro), un immobile a Solarolo e una mini 1.5 Cooper SE di cui restano da pagare rate per 10.754 euro. Durante il 2024 ha incassato anche contributi pubblici: 75 mila euro dal tax credit musicale e 3 mila euro come contributo della Camera di commercio di Ravenna.