Pascale contro Gasparri: «Stantio, si occupi dell’Italia non della mia persona» – Il video
«Mi fa sempre piacere parlare della vecchia, purtroppo, classe dirigente del partito dove sono cresciuta, che ho amato e che ancora oggi guardo con attenzione. Mi giunge voce che il senatore Gasparri si preoccupa di me e non si preoccupa dell’Italia. Sostiene che io vado in televisione, su radio e giornali, perché supplico chi mi intervista. Ora, capisco il caldo, l’anzianità, di sentire la terra che trema sotto i piedi ma con assoluta empatia e rispetto considero quello che dice come sempre: da qua entra e da qua esce, ed è anche troppo». Con queste parole Francesca Pascale, ex compagna di Silvio Berlusconi e adesso personalità sensibile al mondo LGBTQ, replica al senatore forzista Maurizio Gasparri. Lo fa su Instagram, dopo che il parlamentare aveva criticato l’esposizione di Pascale su diverse testate. «Mi farebbe piacere chiedere a Fagnani, Gruber, Giletti a tutti questi signori professionisti che mi hanno accolto, con professionalità e serietà semmai io ho chiesto», sottolinea Pascale. «C’è chi è più interessante di lei -sostiene Pascale – affascinante più di lei e che dice cose più sensate di lei. Berlusconi diceva largo ai giovani, la politica non sia un mestieri, che hanno la volontà di occuparsi della cosa pubblica con serietà e rispetto. Ogni volta che trovavamo Gasparri in tv, perché anche lui è bulimico di tv, Berlusconi dichiarava ogni “quando i vecchi vanno in tv ci fanno perdere voti”. Quindi senatore, padrone assoluto di ciò che non è suo io le auguro buon lavoro ma si occupi di cose più interessanti. Lei è stantio».
Pascale e la sua idea di Forza Italia: sogna la discesa in campo dei figli di Silvio. «Tajani? Gli elettori non si identificano in lui»
«Mi dispiace dirlo, ma Forza Italia così com’è non mi piace, perché non è liberale e non somiglia più a Silvio Berlusconi» ha dichiarato Pascalem intervistata da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano” dell’agenzia Italpress. Un tema che «è sempre stato monopolizzato dalla sinistra: in realtà avere rispetto per le individualità di ciascuno non è di sinistra, è semplicemente buonsenso», sottolinea. Un tema divisivo anche perché «Forza Italia è sempre stata trasgressiva: Berlusconi ha sempre dato libertà di coscienza, soprattutto sui diritti civili». Per Pascale il partito è profondamente mutato. «Dicono di essere al 9%: per me è ridicolo, Berlusconi puntava al 51%. Oggi chi vota il centrodestra vota il partito più forte, quello di Meloni, o, se appartiene al nord, vota Salvini». «Perché votare Tajani? Gli elettori sono sempre più lontani, se non per la tradizione nostalgica e i valori che ha tramandato Berlusconi?», dichiara. Su Tajani «lo rispetto: la sua è stata l’ultima nomina di Berlusconi, ha fatto il presidente del Parlamento europeo in maniera nobile», ma «difficilmente un elettore si identifica in lui». «Gioca la sua partita personale per diventare presidente della Repubblica. Glielo auguro, ma non mi piacerebbe: al suo posto avrei voluto Berlusconi», ammette Pascale che sogna la discesa in campo di uno degli eredi di Silvio.