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Se anche lo sciamano rinnega Trump su Epstein: «Troveranno qualche storia per fottermi»

jake angeli donald trump jeffrey epstein
jake angeli donald trump jeffrey epstein
Il presidente manda il suo avvocato a parlare con Ghislaine Maxwell in carcere. Per prevenire le rivelazioni. Intanto la base MAGA ribolle. E arrivano anche defezioni eccellenti: «È un impostore»

Ci mancava lo sciamano di QAnon. Jake Angeli Chansley, 38 anni, è il simbolo dell’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021. Le sue corna e la bandiera americana dipinta sulla faccia lo hanno reso noto in tutto il mondo. E oggi anche lui se la prende con Donald Trump per il caso Epstein. «Fanculo questo pezzo di merda. Un impostore», scrive su X Angeli, che ha preso tre anni e mezzo di carcere per l’assalto alla Casa Bianca ma è stato liberato di recente. E mentre il Wall Street Journal fa sapere che c’è anche Bill Clinton nell’album di auguri del miliardario pedofilo, Todd Blanche, numero due del ministero della Giustizia ed ex avvocato del presidente, tornerà ad ascoltare in carcere Ghislaine Maxwell, custode dei segreti di Epstein (e di quelli di Trump).

Il vaffa dello sciamano

Il vaffa dello sciamano è il simbolo del progressivo e sempre più violento distacco del popolo MAGA dal suo presidente. L’affaire Epstein e i suoi risvolti – compreso il ruolo di Bondi nell’informare Trump della presenza del suo nome nei file dell’indagine – stanno mettendo in pericolo il consenso del tycoon presso la sua base. Proprio il presidente che aveva promesso giustizia sul caso che sembrava coinvolgere l’intera élite democratica ora è accusato di avere avuto relazioni strette con Epstein e di averle messe a tacere. E tutte quelle chiacchiere sul Deep State che Trump avrebbe dovuto combattere comincia a portarsele via il vento. D’altronde è Trump che ha cambiato idea. E anche piuttosto rumorosamente.

Il dietrofront sui file di Epstein

«Il ministro della Giustizia dovrebbe convocare una conferenza stampa e spiegare in termini generali quello che sappiamo sul caso Epstein. Un’esposizione metodologica, senza fare nomi perché si rischia di distruggere esseri umani che non hanno fatto niente di male solo perché hanno avuto rapporti con lui», ha detto a marzo parlando con Bill O’Reilly, ex Fox. Poi il dietrofront. Dopo che a maggio la ministra Pam Bondi e il suo vice Todd Blanche lo avevano informato delle citazioni nel dossier. Le giravolte di Trump su Epstein sono innumerevoli. Nel 2002 l’aveva definito «un tipo straordinario del quale sono amico da quindici anni: uno che ama le belle donne come me e preferisce sceglierle tra le più giovani». Nel 2019, dopo l’arresto e il suicidio, diventò «uno che ho conosciuto a Palm Beach dove era ben noto e del quale non sono mai stato un fan».

Le storie degli anni Novanta

«Troveranno qualche storia divertente per cercare di fottermi», avrebbe commentato Trump coi suoi. Ed è subito riemersa Maria Farmer, che nel 1996 aveva denunciato all’Fbi di aver subito molestie congiunte da Epstein e Trump. Anche Virginia Giuffre è stata reclutata a Mar-a-Lago. Da Ghislaine Maxwell. Che ora dal penitenziario di Tallahassee – e con il perdono di nuovo sul piatto – può raccontare la verità che vuole, senza paura di essere smentita. Diventando esplosiva o minimizzando a seconda di quale parte le converrà recitare nella commedia. E ben sapendo che il presidente la teme.

Bill Clinton

Intanto il Wsj rivela che c’è anche Bill Clinton tra gli autori delle lettere di auguri per i 50 anni dell’ora defunto finanziere pedofilo, raccolte in un album da Maxwell. «È rassicurante, non è vero? Essere durati così a lungo, in tutti gli anni di apprendimento e conoscenza, avventure e [parola illeggibile], e avere anche la curiosità infantile, la spinta a fare la differenza e il conforto degli amici», è il messaggio di Clinton, scritto con la sua caratteristica calligrafia. Un portavoce dell’ex presidente dem ha rifiutato di commentare. Limitandosi a ricordare una precedente dichiarazione secondo cui Clinton aveva interrotto i rapporti più di un decennio prima dell’arresto di Epstein nel 2019 e non era a conoscenza dei suoi crimini.

La lista di auguri

Nella lista figurano altri nomi. Tra questi il miliardario di Wall Street Leon Black, la stilista Vera Wang e il magnate dei media Mort Zuckerman. L’album di compleanno, rilegato professionalmente, era composto da più volumi e includeva un indice che elencava i contributi, organizzati in gruppi. Il gruppo Business includeva Alan ‘Ace’ Greenberg e James ‘Jimmy’ Cayne. Entrambi defunti, lavoravano alla Bear Stearns quando Epstein era alla banca d’investimento negli anni ’70. Altre persone erano raggruppate in categorie come Scienza, Brooklyn e Famiglia. Alcuni dei messaggi erano normali auguri di compleanno, ma altri erano osceni e contenevano volgari battute sul sesso, secondo i documenti esaminati dal Journal.

Ghislaine

Una lettera di Nathan Myhrvold, miliardario ed ex dirigente Microsoft, diceva che stava inviando foto di un recente viaggio in Africa. «Mi sono sembrate più appropriate di qualsiasi cosa potessi esprimere a parole», diceva la missiva, che si concludeva con un ‘Nathan‘ scritto a macchina. Era seguita da foto di una scimmia che urlava, leoni e zebre che si accoppiavano e una zebra con il pene in vista. Proprio per questo Trump ha mandato il suo avvocato a parlare con Ghislaine. Todd Blanche «ha dedicato un’intera giornata a fare molte domande, e la signora Maxwell ha risposto a ogni domanda», ha fatto sapere l’avvocato della donna David Markus. La signora Maxwell ha risposto «onestamente e il più possibile», ha aggiunto.

La storia di Maxwell

Ghislaine Maxwell è stata condannata nel 2022 per aver reclutato minorenni tra il 1994 e il 2004 per essere sfruttate sessualmente da Epstein. «Inviare l’avvocato personale di Donald Trump, Todd Blanche, a intervistare Maxwell mentre è in prigione, una donna condannata per sfruttamento, per offrirle un accordo disonesto per scagionare Donald Trump puzza di corruzione», ha dichiarato il leader democratico del Senato Chuck Schumer in un video pubblicato sui social media. Il 14 luglio il Dipartimento di Giustizia si è opposto al ricorso di Maxwell alla Corte Suprema per ribaltare le accuse che hanno portato alla sua condanna. Ma adesso sembra aver cambiato tono nei confronti della complice di Epstein.

Le vacanze

La Camera dei Rappresentanti è rimasta paralizzata questa settimana dal tentativo di un parlamentare repubblicano, sostenuto dai democratici, di forzare il voto su una risoluzione che chiedeva la pubblicazione dei documenti giudiziari sul finanziere pedofilo. Ma il presidente repubblicano della Camera Mike Johnson ha bloccato il voto, citando la necessità di proteggere le vittime. Di fronte a questa paralisi, i leader repubblicani hanno deciso di sospendere le attività dei legislatori per tutto il mese di agosto mercoledì, un giorno prima del previsto. La storia si ingrossa. E Trump deve fronteggiare per la prima volta durante la sua seconda presidenza il problema dei populisti al governo. Ovvero che prima o poi quello che promettono finisce per avverarsi. Contro di loro.

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