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Ricky Gervais a Milano con Mortality: «Chi voleva dirmi di cosa ridere ha perso»

ricky gervais milnao
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Ricky Gervais conquista Milano con Mortality, uno show che celebra la vita e la libertà di parola. Davanti a 9.000 spettatori, il comico inglese irride i tabù con il suo umorismo tagliente: «C’è chi ha provato a dirci di cosa ridere. Li abbiamo respinti. Abbiamo vinto»

«È bello essere tornati a ridere». Così Ricky Gervais chiude il suo spettacolo Mortality all’Unipol Forum di Milano, tra gli applausi di novemila spettatori accorsi a vedere uno dei comici più irriverenti e divisivi degli ultimi anni. Lo show, contrariamente a quanto lascerebbe intendere il titolo non ha a che fare con la morte. Anzi, dice Gervais: « Questo è uno show sul vivere. C’è gente che è così preoccupata di morire che si scordano come vivere». Il record man inglese, famoso per la serie “The Office” ed altri popolarissimi show anche su Netflix, porta in Italia uno spettacolo che celebra, oltre alla vita, la libertà di parola, quella che Gervais non ha mai tenuto a freno.

La libertà di ridere

Per rendere più felice la vita per Ricky Gervais è importante che qualche volta si rischi: «Le cose belle della vita sono pericolose, come l’alcol. Lo so perché lo vendo», afferma il comico che da alcuni anni si è lanciato nella produzione di vodka, la Dutch Burn. E poco importa se può causare problemi di salute, dopotutto, come dice Gervais «Ha permesso ha tanti bambini di nascere». Lo stile del monologo è questo, crudo e irriverente, come quando tira in ballo Anna Frank facendone un simbolo dell’ipocrisia umana. Ma dopo anni ormai la cifra di Gervais è nota, anche se non mancano le stoccate a chi ha provato a silenziarlo: «Negli ultimi dieci anni in Inghilterra e America qualcuno ha provato a dirci di cosa potevamo ridere. Ma li abbiamo respinti. Abbiamo vinto». E il pubblico di Milano sembra dargli ragione, ridendo anche delle battute più scomode: «Cosa ci faceva Stephen Hawking alle feste di Epstein, era una sedia a rotelle parlante» (sì, ha detto anche questo).

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