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Firenze, niente funerali per l’ex capitano della Fiorentina Pin. L’ex moglie: «Indagate per omicidio»

27 Luglio 2025 - 08:39 Stefania Carboni
celeste pin
celeste pin
Non si arrende Elena Fabbri, prima moglie dell'imprenditore ed ex dirigente sportivo. Chiesto il sequestro del cellulare e della villa sulle colline fiorentine in cui è stato trovato morto martedì scorso

Non è ancora chiara la morte di Celeste Pin, storico ex capitano della Fiorentina. Se la procura di Firenze ha disposto il rilascio della salma definendolo come un caso di suicidio, la sua ex moglie Elena Fabbri ha scritto agli inquirenti chiedendo nuove indagini. Sostiene che non sia un gesto volontario. Fabbri aveva sentito Pin il giorno in cui il suo corpo, martedì pomeriggio scorso, era stato trovato senza vita nella sua villa sulle colline di Firenze. Un breve scambio di messaggi dove Pin le era apparso sereno. Secondo quanto riporta oggi Repubblica la donna ha chiesto il sequestro del cellulare e della casa dell’ex marito e di svolgere esami autoptici, in particolare quelli tossicologici, che saranno eseguiti tra domani e martedì. Con Pin Fabbri ha avuto due figli. Poi lui si è risposato con Gloria, di nazionalità cubana. La donna si trova a Miami, negli Stati Uniti, con la figlia avuta da lui che ora ha 17 anni.

Nessuna lettera d’addio

Pin aveva 64 anni, una storica finale di Coppa Uefa nel 1990 alle spalle e anni passati e dedicati alla Viola anche dopo aver appeso le scarpette al chiodo. Aveva lavorato come ds per alcune realtà calcistiche locali, poi aveva fatto l’opinionista sportivo in radio e infine si era buttato nell’imprenditoria immobiliare. Nessuna ombra nel suo quotidiano. Anche gli affari andavano bene e spesso l’uomo vendeva immobili ai giocatori della Fiorentina. Nessun sospetto. Fino a martedì. A casa di Pin non sono stati trovati bigliettini o lettere che spiegassero il tragico gesto. Per questo motivo, alla luce della denuncia dell’ex moglie, la procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Finora senza indagati. Niente quindi restituzione della salma e organizzazione dei funerali: si attendono prima le prossime analisi medico-legali.

L’ombra della depressione

Pin, secondo quanto ricostruito da Repubblica, era da tempo depresso. E per questo assumeva farmaci ed era seguito da un medico. Ma Fabbri sostiene che la situazione in cui versava non lo avrebbe portato al suicidio, perché si trattava di un disturbo che l’uomo riusciva a gestire da oltre vent’anni. Anzi, negli ultimi tempi sembrava migliorato. Gli inquirenti stanno scandagliando i conti correnti, lo smartphone e la corrispondenza mail. E l’eventualità di un testamento. Pin aveva in programma di aiutare a giorni il nuovo allenatore della Fiorentina, Stefano Pioli, a trovare casa. «Con Celeste avevo parlato di cercare casa a Firenze in questi giorni. Ci siamo sempre sentiti per tutti questi anni — ha raccontato il mister venerdì sera — . Era una persona solare, sorridente, positiva. Difficile commentare questa situazione».

(foto Celeste Pin / Fb)

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