«Se Hamas non accetta la tregua Israele annetterà Gaza». Il piano preparato da Netanyahu (e già presentato ai ministri)


Un ultimatum ad Hamas, definitivo. E se sarà respinto Israele inizierà arbitrariamente ad annettere parti di Gaza. Lo riporta il quotidiano Maariv, secondo cui il governo di Netanyahu intende dare ad Hamas un’ultima offerta per arrivare al cessate il fuoco. Se il piano fallisce un altro è pronto. E Netanyahu lo avrebbe presentato a una cerchia ristretta di ministri. E secondo Haaretz è un piano creato per convincere il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich per non ritirare il suo partito di estrema destra religioso dal governo. Oggi secondo fonti mediche della Striscia i palestinesi uccisi negli attacchi israeliani sarebbero almeno 34 per un totale di quasi 60mila morti dell’inizio del conflitto.
«Siamo vicini alla ricostruzione delle colonie di Gush Katif»
«Siamo più vicini che mai alla ricostruzione di Gush Katif». Lo ha affermato il ministro israeliano delle Finanze e leader di estrema destra Bezalel Smotrich riferendosi ai 17 insediamenti nel sud della Striscia di Gaza dai quali i coloni israeliani furono evacuati nel 2005. «Gaza è una parte inseparabile di Israele», ha aggiunto il leader di Sionismo Religioso. «Non voglio tornare a Gush Katif, è troppo piccola, troppo affollata, deve essere molto più grande, molto più ampia».
Oltre la metà dei camion d’aiuti in arrivo dall’Egitto è stata saccheggiata
Oltre la metà dei camion di aiuti umanitari egiziani entrati domenica a Gaza sono stati saccheggiati da ignoti. La merce all’interno è stata presumibilmente venduta ai mercati locali. La vicenda è riporta dal quotidiano qatarino Al-Araby Al-Jadeed. Su 130 camion, 73 sono stati saccheggiati sull’Asse Morag, che separa Rafah da Khan Younis, zona sotto il controllo israeliano. Solo 37 veicoli sono arrivati ai magazzini della Mezzaluna Rossa Palestinese e del comitato egiziano. Altri 20 sono stati respinti da Israele al valico di Rafah per cause ancora da chiarire. Da domenica è in vigore la pausa umanitaria, della durata di 10 ore, per consentire l’arrivo di cibo e beni di prima necessità.