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Monzino sul Bova gate: «Io e Martina Ceretti? Siamo più che amici, ma ora non mi parla più. E Corona ha fatto tutto da solo»

29 Luglio 2025 - 08:47 Ugo Milano
martina ceretti raoul bova monzino chat
martina ceretti raoul bova monzino chat
Il 26enne milanese ha ammesso di aver inviato volontariamente le chat a Fabrizio Corona, chiedendogli di far uscire la modella in buona luce: «Uno scoop della Madonna»

Ha fatto tutto per la «sua» Marti, per «farla uscire al massimo perché le voglio bene». Al contempo, però, è tanta la tentazione di «far finire tutto a Falsissimo» e fare – con il suo nome bene in vista – uno «scoop della Madonna». Sono questi i due volti del pr Federico Monzino, che ha più volte ammesso di aver girato volontariamente e consapevolmente a Fabrizio Corona le chat e gli audio tra Raoul Bova e la modella Martina Ceretti. Una decisione, quella di affidare tutto nelle mani dell’ex re dei paparazzi, che Ceretti e Monzino avrebbero preso insieme, al netto di ripensamenti quando ormai era troppo tardi. Insieme perché, come ha spiegato il giovane ad Allegra Ferrante del Corriere della Sera, loro due sono «qualcosina in più di semplici amici».

La reazione di Martina Ceretti, Monzino: «Non mi parla più, ha cambiato numero di telefono»

«Le voglio bene», lo mette in chiaro subito Monzino nelle chat con Fabrizio Corona. Insomma, il materiale viene recapitato a condizione che il prodotto faccia uscire in ottima luce Martina Ceretti. Una speranza che si è dissipata nello spazio di poche ore, quelle che hanno portato la modella a disattivare tutti i suoi account social e a cambiare numero di telefono rendendosi irreperibile. «Mi sentirei sollevato se riuscissi a contattarla, anche solo per sapere come fa o per supportarla. Ma non so quale sia il suo nuovo numero di telefono. Non riesco a mettermi in contatto con lei… Non mi parla più», ha commentato Monzino.

Il legame Monzino-Ceretti: «Siamo più che amici, un legame speciale»

È così che il pr apre brevemente l’uscio di casa e descrive a cuore aperto il suo rapporto con la modella: «Siamo solo amici? Non proprio, qualcosina in più. Non stiamo insieme ufficialmente, ma non siamo nemmeno amici: c’è un legame più profondo», ammette Federico Monzino. Un rapporto che, secondo lui, anche la modella avrebbe riconosciuto tentando disperatamente di tutelarlo nelle ore dopo l’uscita della puntata di Falsissimo, quando Ceretti aveva sostenuto che Corona avesse drogato l’amico per poi rubargli le chat. «Fabrizio non mi ha costretto né ingannato», ribadisce Monzino. «Martina lo ha detto per proteggermi, abbiamo un legame speciale».

L’indagine per tentata estorsione: «Bova non l’ho mai contattato, e Corona ha fatto tutto da solo»

Sul suo ruolo attivo nella vicenda, il 26enne non si nasconde: «Io ho inviato il materiale solo a Corona, mai direttamente o indirettamente a Raoul Bova». Tradotto: l’ormai noto anonimo che ha contattato l’attore da un numero spagnolo, su cui la procura di Roma ha aperto un fascicolo per tentata estorsione, non sarebbe Monzino, che pure è indagato. «Come le chat siano arrivate a Bova non lo so. Posso solo dire che, dopo averle ricevute, Corona ha agito in totale autonomia. Da quel momento, io non ho avuto più alcun controllo su come quei contenuti siano stati gestiti o diffusi». Il pr, così come Corona e Ceretti, è stato comunque perquisito dalla polizia postale. Reazioni della famiglia, tra le principali dell’imprenditoria nautica? «Non posso rispondere».

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