Le teorie infondate sui vaccini e il Long Covid


Diverse condivisioni Facebook pendono dalle labbra del dottor Geert Vanden Bossche. Descritto come «virologo», il medico belga ha affermato in una intervista che ci sarà una sorta di pandemia dovuta ai vaccini Covid. Questi infatti sarebbero la vera causa del long Covid. Un fenomeno creato da Big Pharma per coprire i danni da vaccino. Avevamo trattato narrazioni No vax simili sulle origini del long Covid in un articolo precedente.
Per chi ha fretta:
- Secondo un medico belga il long Covid sarebbe un termine di facciata per coprire gli eventi avversi gravi dei vaccini.
- In realtà le conseguenze a lungo termine che potrebbero esserci a seguito della malattia sono documentate, così come gli effetti benefici dei vaccini Covid.
- Il medico non fornisce fonti robuste che possano smontare quanto verificato dai ricercatori in anni di studi scientifici.
Analisi
Le condivisioni delle teorie del Medico belga sul long Covid presentano la seguente didascalia:
Il famoso virologo avverte che i completamente vaccinati hanno solo pochi anni da vivere: “Lo tsunami della morte è alle porte”
Il virologo belga Geert Vanden Bossche ha lanciato l’allarme per l’incombente crollo dell’immunità tra i vaccinati, con conseguente diffusione globale di tumori, infarti, ictus e infine morte.
Le morti di massa, che Bossche descrive come uno “tsunami massiccio, massiccio”, saranno il risultato di sistemi immunitari compromessi tra coloro che hanno ricevuto il vaccino COVID-19.
Cos’è il long Covid e perché non ha senso attribuirlo ai vaccini
Come avevamo già spiegato in precedenza, nel 2022 un report dell’OMS nei primi due anni di pandemia si contavano circa 17 milioni di persone in Europa che hanno dovuto fare i conti col long Covid. Si tratta di pazienti guariti, che continuano ad avere alcuni sintomi dovuti ai danni dell’infezione. Vaccinarsi dunque riduce il rischio di avere queste conseguenze a lungo termine della malattia.
Un altro studio del gennaio 2025 pubblicato su Vaccine rileva che «la vaccinazione contro la COVID-19 può ridurre l’incidenza e il rischio di patologie post-COVID-19 se somministrata entro 5 mesi dall’infezione. Nonostante l’età media e la prevalenza di comorbilità più elevate, gli individui vaccinati più di recente presentavano un rischio inferiore di sviluppare patologie post-COVID-19. Questi risultati forniscono importanti evidenze per le future strategie di vaccinazione contro il COVID-19».
È interessante anche uno studio del marzo 2024 pubblicato su The Lancet Respiratory Medicine, dove si scopre, sulla base di «oltre 10 milioni di persone vaccinate e 10 milioni di persone non vaccinate», che «l’efficacia clinica dei vaccini contro la COVID-19 nella prevenzione del long COVID, evidenziando un ulteriore beneficio della vaccinazione, in particolare per gli adulti. Questi risultati sono stati coerenti in tre Paesi europei e in diverse popolazioni, e sono risultati robusti a molteplici definizioni di COVID lungo e ad analisi di sensibilità». Infine, secondo uno studio dell’Imperial College di Londra, solo nel 2021 i vaccini Covid hanno prevenuto oltre 19,8 milioni di morti.
Segnaliamo anche l’analisi condotta dagli studenti della Scuola di Scienze Politiche Cesare Alfieri di Firenze, per la rivista online Red News. I colleghi sono entrati nel merito delle affermazioni di Bossche arrivando alle nostre medesime conclusioni, citando diverse fonti autorevoli. Ve ne consigliamo la lettura.
Conclusioni
Le congetture senza fonti sulle presunte origini iatrogene del long Covid lasciano il tempo che trovano, anche se a riportarle è un medico. La letteratura scientifica racconta una realtà ben diversa.
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