Il riconoscimento della Palestina al question time della Camera. Il governo: «Prematuro». Schlein: «Voltate le spalle ai palestinesi»


La discussione sul riconoscimento della Palestina come stato autonomo è approdata oggi, 30 luglio, al question time della Camera, sebbene giorni fa la premier Giorgia Meloni abbia già dichiarato di essere contraria in questa fase. La decisione presa da alcuni paesi europei in questo senso, a partire in particolare dalla Francia e dall’annuncio della Gran Bretagna non ha cambiato la posizione del governo, come ha spiegato Luca Ciriani: «Quanto sta avvenendo a Gaza è intollerabile, le violenze sui civili devono finire ora, come ha riferito il ministro Tajani all’omologo israeliano – ha detto il titolare dei Rapporti con il Parlamento – Chiediamo che Israele revochi le restrizioni agli aiuti, la fine delle violenze dei coloni estremisti e dell’espansione in Cisgiordania. I palestinesi hanno diritto ad avere un loro stato, solo da una Striscia di Gaza libera da Hamas potrà prendere il via un futuro di pace per la regione. Un riconoscimento prematuro rischia di essere controproducente, bisogna ricostruire la fiducia delle parti con un cessate il fuoco. Siamo contrari anche a interrompere i canali di collaborazione, decisione che rischia di isolare ulteriormente la società civile israeliana e di far crescere l’antisemitismo, come già sta accadendo con una situazione su cui il governo intende essere inflessibile». Ciriani ha anche sottolineato che l’Italia è presente in Palestina con alcune truppe di Carabinieri, ha portato fuori dalla striscia 150 bambini e vuole consegnare aiuti «con l’obiettivo di assistere un milione di civili». Ma, ha poi concluso, «il primo requisito per uno stato palestinese è la capacità di controllare il proprio territorio senza che diventi preda di Hamas come è successo nella striscia».
La replica di Avs e Pd
Contro questa posizione si sono espressi sia Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni di Avs, sia la segretaria del Pd, Elly Schlein. «A Gaza muoiono bambini sotto le bombe dell’esercito israeliano, chiediamo al governo cosa vuole fare se non uscire da prese di posizioni intrise di ipocrisia», ha attaccato Bonelli. Fratoianni ha quindi aggiunto: «E’ in corso uno sterminio, chiedete la fine delle violenze ma sapete che un colono ha ucciso il padre di tre bambini ed è stato messo ai domiciliari mentre sono stati arrestati i parenti della vittima?». Da ultimo è intervenuta la segretaria del Pd: «Se non ora quando? Anche i palestinesi hanno diritto di vivere in uno stato, l’unica cosa controproducente è la vostra inerzia complice. Voltate le spalle ai palestinesi, dite che dovrebbe prima esistere uno stato senza ammettere che lo stanno radendo al suolo. L’Italia non merita di vedere la propria politica estera piegata alla vostra subalternità ideologica».