Lo spazzolino trasformato in arma e l’aggressione: ferito in carcere a Cagliari Paolo Bellini, condannato all’ergastolo per la strage di Bologna


Paolo Bellini, ex esponente di Avanguardia Nazionale e condannato all’ergastolo per la strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980, è stato aggredito nei giorni scorsi all’interno del carcere di Cagliari, dove si trova detenuto. A confermare l’episodio è il suo avvocato, Antonio Capitella: «Mi ha chiamato per raccontarmi che è stato assalito da un altro detenuto, che non conosceva, con uno spazzolino da denti trasformato in un’arma». Secondo quanto riferito dal legale, l’aggressione sarebbe avvenuta «in un corridoio della sezione» del penitenziario. «Il detenuto si è avvicinato e ha cercato di colpirlo al volto, ma Bellini è riuscito a schivare il colpo ed è stato ferito al braccio. È una ferita lieve, ma sono segnali che preoccupano», ha aggiunto Capitella.
La condanna all’ergastolo per la strage di Bologna
La notizia arriva a poche settimane dalla sentenza definitiva della Cassazione che ha confermato per Bellini la condanna all’ergastolo per concorso nella strage di Bologna, in cui persero la vita 85 persone e oltre 200 rimasero ferite. È il terzo imputato condannato in via definitiva per quella strage, dopo i neofascisti dei Nar Francesca Mambro e Valerio Fioravanti. Bellini, oggi 71enne, ha avuto una storia lunga e complessa: dalla militanza nell’estrema destra extraparlamentare alla latitanza all’estero, passando per i rapporti con ambienti della criminalità organizzata e per un passato da collaboratore dei servizi. Il suo ruolo nella strage di Bologna è emerso a distanza di decenni, grazie a nuove indagini e testimonianze. Non è escluso che, dopo l’aggressione, vengano prese misure per garantire la sicurezza del detenuto, come il trasferimento in un’altra sezione o istituto. Per ora, l’Amministrazione penitenziaria non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali.