Carlo D’Attanasio è libero, assolto quattro anni dopo l’arresto durante il giro del mondo in vela: le accuse di traffico di droga e riciclaggio di denaro


Carlo D’Attanasio è stato liberato dopo essere stato assolto in Papua Nuova Guinea. Il velista pescarese, agli arresti dal 2020 e condannato a 19 anni per riciclaggio di denaro, è stato ritenuto non colpevole dalla Corte d’Appello della Papua Nuova Guinea. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Antonio Tajani in un punto stampa all’unità di crisi della Farnesina. D’Attanasio si trova attualmente ricoverato in un ospedale della capitale Port Moresby, dove è in cura per un grave tumore al colon.
Il giro del mondo in vela e le accuse: perché D’Attanasio è stato arrestato
Il caso risale a cinque anni fa, quando Carlo D’Attanasio stava tentando di compiere il giro del mondo in solitaria in barca a vela. Raggiunta nel marzo 2020 la Papua Nuova Guinea, aveva deciso di fermarsi lì per circa cinque mesi. In quel periodo, un piccolo aereo si schiantò sull’isola e nel relitto vennero trovati 28 borsoni contenenti 611 chili di cocaina, probabilmente diretti in Australia. Due giorni dopo, le autorità locali arrestarono D’Attanasio attribuendogli il progetto di trasportare quel carico da oltre 46 milioni di euro fino in Italia proprio sulla sua barca a vela.
Di cosa era accusato Carlo D’Attanasio
Il caso a carico di D’Attanasio si è svolto in numerose e differenti fasi. Da una iniziale accusa di traffico di stupefacenti, infatti, il reato contestato al velista pescarese è diventato prima di terrorismo internazionale e poi di riciclaggio di denaro. La condanna definitiva, il 30 dicembre 2023, è stata molto contestata dagli avvocati dell’italiano.