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La furia di Trump sul capo della Fed Powell: «Stupido e perdente, ci costa migliaia di miliardi»

31 Luglio 2025 - 15:16 Alba Romano
donald trump jerome powell fed
donald trump jerome powell fed
Il presidente americano senza freni su Truth dopo che la Federal Reserve ha tenuto ancora una volta fermi i tassi

Ormai è un appuntamento fisso. Quando la Federal Reserve rinuncia a mettere mano ai tassi di interesse, partono gli attacchi del presidente americano Donald Trump contro il governatore della banca centrale Jerome Powell. Lo ha già bersagliato ieri, dopo che Powell ha lasciato invariato il costo del denaro tra il 4,25% e il 4,50%, definendolo «sempre troppo in ritardo». Lo ha fatto di nuovo oggi, giovedì 31 luglio, sul suo social Truth inanellando una serie di nomignoli e insulti diretti proprio contro il presidente della Fed: «È troppo stupido, troppo politico. Sta costando agli Usa migliaia di miliardi di dollari».

L’attacco di Trump: «Powell è perdente totale, ci sta costando miliardi»

Per Donald Trump, Powell avrebbe dovuto abbassare mesi fa i tassi di interesse. Per ora, però, la Fed ha resistito alle pressioni: una scelta che è valsa al governatore il soprannome di “Too Late”, troppo in ritardo. «Jerome “Too Late” Powell l’ha fatto di nuovo!!! È troppo in ritardo, e in realtà troppo arrabbiato, troppo stupido e troppo politico per ricoprire la carica di presidente della Fed. Sta costando al nostro Paese migliaia di miliardi di dollari», ha scritto su Truth. Poi ha aggiunto, riferendosi ai lavori di ristrutturazione della sede della Federal Reserve a Washington: «Oltre a essere responsabile di uno dei più incompetenti, o corrotti, lavori di ristrutturazione di un edificio nella storia dell’edilizia! In altre parole, “Too Late” è un perdente totale e il nostro Paese ne sta pagando il prezzo!».

Il botta e risposta di ieri tra Trump e Powell

Ieri Trump si era detto certo, però, che la banca centrale americana avrebbe ascoltato le sue richieste: «So che la Fed abbasserà i tassi a settembre». Powell non si era detto così certo, sottolineando come i dazi commerciali stiano iniziando a influenzare i prezzi di alcuni beni e anticipando che gli effetti inflattivi delle tariffe potrebbero rivelarsi più persistenti del previsto: «Gli effetti dei dazi sui prezzi potrebbero manifestarsi in modo più graduale di quanto previsto».

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