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Riccardo Pulvini trovato morto a Londra, il caso del 33enne di Vicenza: il lavoro da Harrods e l’attivismo contro i pregiudizi sull’Hiv

05 Agosto 2025 - 18:01 Ugo Milano
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Il corpo senza vita del 33enne, originario di Noventa Vicentina, è stato trovato nel suo appartamento nella capitale britannica, dove risiedeva e lavorava da 14 anni. Sarà l'autopsia a determinare le cause del decesso

Riccardo Pulvini, 33enne originario di Noventa Vicentina (Vicenza), è stato trovato morto venerdì 1 agosto nel suo appartamento a Londra, città dove viveva e lavorava dall’età di 19 anni. Sul corpo del giovane – riporta il Giornale di Vicenza – non vi sono segni che rimandano a una morte violenta. Si aspetta quindi l’autopsia, in programma per oggi, martedì 5 agosto, nella capitale britannica, per chiarire le cause del decesso. «Venerdì abbiamo ricevuto una chiamata dai carabinieri di Noventa Vicentina, che erano stati contattati dalla Farnesina. Non ci sapevano dire nulla e neanche oggi sappiamo qualcosa. Stiamo aspettando risposte», ha detto al Corriere Giuseppe Pulvini, il padre del 33enne. 

Chi era Riccardo Pulvini

Dopo il diploma all’Istituto alberghiero, Pulvini aveva lasciato l’Italia per costruirsi una carriera all’estero. Ricopriva il ruolo di visual merchandiser presso i magazzini Harrods dove seguiva le tre food halls, l’enoteca e vari ristoranti. Prima aveva iniziato nel settore della ristorazione, lavorando per tre anni come cameriere prima di passare alla cucina come chef. Successivamente, la sua vena creativa lo aveva portato nel mondo del visual merchandising, con esperienze da Zara Home e Fenwick, dove aveva perfezionato le sue competenze nel settore. «Era nato il giorno di San Valentino, era un ragazzo sensibile tenace. Aveva una gran voglia di vivere», ha sottolineato ancora il padre. 

La campagna per abbattere lo stigma dell’Hiv

Ma il suo impegno andava ben oltre l’ambito professionale. Il 33enne si era battuto in prima linea per abbattere il tabù legato all’Hiv. Dopo aver scoperto di essere sieropositivo nel 2014, scrive il Corriere del Veneto, nel 2018 aveva deciso di esporsi pubblicamente, diventando uno degli undici testimonial della campagna di sensibilizzazione “Hiv is: just a part of me”, promossa dalla biofarmaceutica americana Gilead. «Era molto forte e carismatico, ci teneva molto a questa campagna» racconta al quotidiano Irene, una delle tre sorelle di Riccardo.

Foto copertina: RICCARDO PULVINI / INSTAGRAM

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