Ponte sullo Stretto di Messina, via libera definitivo dal Cipess. Salvini: «I cantieri tra settembre e ottobre»


Le incognite sul Ponte sullo Stretto di Messina restano numerose – a cominciare dal fatto che, ad oggi, nemmeno una bozza del progetto definitivo è stata condivisa con i parlamentari della Lega, e c’è chi, tra loro, sussurra che il piano vero e proprio non sia nemmeno stato ancora redatto. Ma un passo avanti oggi, 6 agosto, si è compiuto. Quello che in gergo tecnico viene chiamato “collegamento stabile tra Sicilia e Calabria” ha ricevuto ufficialmente il via libera dal Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess), dopo anni di tira e molla e rinvii. «Questo non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza, che arriva dopo due anni e mezzo di lavoro costante e riunioni a tutti i livelli. È un’emozione, perché non si era mai arrivati al progetto definitivo», ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, nel corso della conferenza stampa al termine della riunione con il Cipess. Al suo fianco, il sottosegretario con delega al comitato, Alessandro Morelli.
Ora la palla passa alla Corte dei conti
Il prossimo passaggio richiesto è la bollinatura della Corte dei Conti. Dopo questo step, potranno partire i cantieri. «L’obiettivo è quello di iniziare tra settembre e ottobre», ha aggiunto Salvini, assicurando anche che «gli indennizzi per gli espropriati», ovvero le famiglie che saranno costrette a lasciare le proprie case con l’avvio dei lavori «avranno un plus rispetto a quelli dell’alta velocità».
Sarà il ponte a una sola campata più lungo al mondo
Il collegamento sullo Stretto promette di essere un’opera da record. «Sarà il ponte a campata unica più lungo al mondo. Un’infrastruttura del genere è un acceleratore di sviluppo», ha dichiarato il ministro. Grazie alla sua lunghezza complessiva di 3 chilometri e 300 metri, il ponte supererà di quasi il 60% l’attuale detentore del primato mondiale: il ponte di Çanakkale in Turchia, lungo 2mila metri. A sorreggere l’infrastruttura mastodontica ci saranno due torri alte 399 metri, che svetteranno ai due estremi dello Stretto, tra Messina e Reggio Calabria. L’intero impalcato si eleverà 72 metri sopra il livello del mare, permettendo così il transito agevole delle navi. La larghezza dell’impalcato sarà di 60,4 metri, e tutta la struttura sarà sostenuta da quattro enormi cavi, ciascuno con un diametro di 1,26 metri, formati da ben 44.323 fili di acciaio: un capolavoro di ingegneria.
Corsie per il passaggio con veicoli e due binari
Il ponte è stato progettato per ospitare un traffico misto: tre corsie stradali per senso di marcia, affiancate da due corsie di emergenza. Al centro della struttura saranno posizionati due binari ferroviari, che consentiranno il passaggio dei treni in entrambe le direzioni. Dal punto di vista della capacità di transito, l’infrastruttura potrà sostenere fino a 6mila veicoli all’ora e ospitare il passaggio di circa 200 treni al giorno.
L’attraversamento con i veicoli: «Si passerà da una media di 70-100 minuti a circa 10»
Per Salvini il Ponte «sarà un acceleratore di sviluppo», destinato a contribuire alla risoluzione di molte criticità storiche del Mezzogiorno. «In termini di risparmio di tempo – ha spiegato il ministro – oggi i treni impiegano tra i 120 e i 180 minuti per il trasporto merci, mentre con il ponte ne basteranno 15. Per le auto si passerà da una media di 70-100 minuti a circa 10». Secondo le stime, l’infrastruttura dovrebbe generare circa 120mila unità di lavoro, tra occupazione diretta e indiretta, e contribuire alla riduzione di 140mila tonnellate di CO2, grazie alla razionalizzazione del traffico e all’eliminazione di parte dei trasporti navali. Tutti dati presentati oggi in conferenza stampa.
Il primo attraversamento tra il 2032 e il 2033
Il primo attraversamento sul ponte secondo i tecnici sarà possibile «tra il 2032 e il 2033 – ha detto il ministro – che è anche il periodo temporale in cui il primo treno unirà Torino e Lione, il primo treno unirà Fortezza e Innsbruck, e i romani potranno coprire la distanza della metro C. Diciamo che per chi crede alla cabala il 20 e il 32 possono essere due numeri sfidanti».
Furgiuele: «Un asse portante per la crescita delle reti stradali e ferroviarie»
«Con l’approvazione del progetto definitivo del Ponte sullo Stretto si compie l’ultimo passo fondamentale prima dell’avvio concreto dei lavori di questa realizzazione» – ha commentato Domenico Furgiuele, vicecapogruppo e deputato della Lega, tra i principali sostenitori del progetto. «Il collegamento stabile tra Calabria e Sicilia rappresenta un volano di crescita per entrambe le regioni – ha aggiunto – sia in termini di indotto e occupazione, sia per lo sviluppo della rete infrastrutturale connessa al ponte. Non sarà infatti solo una parte del corridoio Ten-T scandinavo-mediterraneo, ma anche un asse portante per la crescita delle reti stradali e ferroviarie nel Mezzogiorno».
L’opposizione attacca: «Giornata triste per il Sud»
Dura la reazione del Partito Democratico. Per Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in Commissione Trasporti alla Camera, si tratta di «una giornata triste per il Mezzogiorno e per tutto il Paese». In una nota, il deputato definisce il via libera del Cipess al progetto definitivo del Ponte «un colossale spreco di risorse pubbliche, un monumento all’inutilità e alla propaganda di Salvini». Secondo Barbagallo, si tratta di «un’opera vecchia, contestata, irrealizzabile nei tempi e nei modi raccontati, che cancella con un colpo di spugna le vere priorità del Sud: trasporti locali, ferrovie moderne, scuole sicure, sanità accessibile e infrastrutture sostenibili».