Le minacce di morte degli scommettiori alle tenniste, l’ucraina Svitolina e l’accusa di «vendersi le partite»: così rischiano di perdere i biglietti


Elina Svitolina, numero 13 del ranking WTA, ha denunciato sui social di aver ricevuto minacce e insulti dagli scommettitori dopo la sconfitta contro Naomi Osaka a Montreal. La tennista ucraina ha condiviso una serie di screenshot delle minacce ricevute, mostrando la violenza verbale a cui sono sottoposte le atlete. Tra i messaggi più gravi, alcuni utenti speravano nella sua morte, l’accusavano di «vendere partite» e si auguravano che la Russia uccidesse «tutti gli ucraini». Anche il marito, il tennista francese Gael Monfils, è stato bersaglio di insulti razzisti.
La rabbia della tennista ucraina
Svitolina ha risposto pubblicamente attraverso le sue storie Instagram: «A tutti gli scommettitori: sono una mamma prima di essere un’atleta. Il modo in cui vi rivolgete alle donne – alle madri – è vergognoso. Se le vostre madri vedessero i vostri messaggi, ne sarebbero disgustate». Il caso di Svitolina non è isolato: solo un mese fa la francese Katie Boulter aveva denunciato messaggi simili durante e dopo il Roland Garros, evidenziando come il fenomeno sia in crescita.
I numeri allarmanti del rapporto Wta-Itf
Un rapporto diffuso a fine giugno da WTA e ITF ha rivelato che nel 2024, 458 tenniste sono state prese di mira da oltre 8.000 commenti e post offensivi. Il dato più preoccupante è che il 40% di questi abusi proviene da scommettitori arrabbiati. Il 77% dei messaggi diretti contenenti minacce e insulti verso le atlete proviene dagli scommettitori. Una decina di account si è resa responsabile del 12% del totale degli abusi, dimostrando come alcuni utenti siano particolarmente attivi nella diffusione di odio online.
L’escalation della violenza verbale nel tennis
Il fenomeno non si limita al mondo digitale: anche sugli spalti dei tornei si registra un aumento di comportamenti disturbatori, come denunciato da diversi atleti. Scrive La Stampa che alcuni spettatori scommettono durante le partite e cercano di influenzare l’andamento degli incontri con atteggiamenti fastidiosi verso i giocatori. Le più bersagliate sarebbero diventate le tenniste, obiettivi preferiti dagli scommettitori delusi dopo una sconfitta imprevista.
Le contromisure delle federazioni
WTA e ITF hanno già condiviso i dettagli degli account più problematici con i team di sicurezza dei tornei, affinché vengano revocati biglietti e accessi agli eventi a chi si rende responsabile di questi comportamenti. Il mondo del tennis sta cercando di arginare un fenomeno che rischia di compromettere il benessere psicologico delle atlete e l’immagine di uno sport finora esempio di fair play anche sugli spalti, ma che deve fare i conti con una nuova e importante popolarità. Scommesse comprese.