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Dall’Albania altra mazzata al turismo in Italia: la figlia di Trump compra un’isola. La spiaggia, il resort e i prezzi: cosa vuole farci

ivanka trump isola albania
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È solo il primo dei numeosi investimenti in programma nei Balcani da parte della coppia Ivanka Trump e Jared Kushner. Prima di costruire, però, dovranno bonificare l'isola dalle mine inesplose

Un miliardo e quattrocento milioni di dollari per un paradiso selvaggio che, fino a pochi decenni fa, era una base militare blindata. È questa la cifra che Ivanka Trump, figlia del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, e il marito Jared Kushner avrebbero sborsato per acquistare Sazan, l’isola più grande dell’Albania, secondo quanto riportato dal Guardian. L’operazione è stata condotta attraverso la società Affinity, e fino all’ultimo è rimasta segreta, sia ai residenti locali sia ai parlamentari albanesi. Nelle intenzioni dei Trump, l’isola diventerà sede di un mega resort di lusso per accogliere i turisti milionari di tutto il mondo. Sazan si trova all’interno dello stretto di Otranto, a soli 75 chilometri dalla costa pugliese, e, se dovesse riuscire a imporsi come nuova meta del lusso, potrebbe assestare un altro duro colpo al turismo balneare italiano, che già quest’anno ha sofferto e non poco. C’è un unico problema: l’isola è ricoperta di mine inesplose e sarà prima necessario bonificarla

Il progetto Affinity

Secondo fonti albanesi, l’operazione fa parte di un piano più ampio della società Affinity, che ha già messo gli occhi su altri investimenti nei Balcani, come la trasformazione dell’ex ministero della Difesa di Belgrado in un hotel di lusso. L’obiettivo sembra chiaro: portare il turismo di fascia alta nel cuore dell’Adriatico e dei Balcani, intercettando clienti americani, russi ed europei. Alcuni mesi fa si era discusso di un altro possibile investimento immobiliare di Ivanka Trump e Jared Kushner in Albania: sempre un resort di lusso sulla costa di Zvërnec, la città sulla terra ferma che guarda l’isola di Sazan. Di quel progetto non si hanno però aggiornamenti. Gli investimenti americani sull’altra sponda dell’adriatico potrebbero mettere ulteriormente in difficoltà il turismo italiano, alla luce di una stagione estiva contraddistinta da hotel e stabilimenti semivuoti e rincari da capogiro.

Un passato da «piccola Corea del Nord»

Oggi parte del Parco Nazionale Marino Karaburun-Sazan, l’isola ha una storia che sembra uscita da un romanzo di guerra. Durante la dittatura comunista di Enver Hoxha, l’Albania era soprannominata «la Corea del Nord d’Europa» per il suo isolamento dal mondo. Sazan divenne l’emblema di questa chiusura: una fortezza militare inespugnabile, pensata per resistere a un ipotetico attacco da parte della Nato o persino da membri del Patto di Varsavia. Dal 1946 al 1991, centinaia di soldati stazionarono sull’isola, scrutando l’orizzonte in attesa di un nemico che non è mai arrivato. Negli anni ’70, circa 150 famiglie di militari vivevano qui in un microcosmo isolato, ma sorprendentemente autosufficiente: c’erano una scuola, un ospedale, un teatro, perfino elettrodomestici e scorte alimentari garantite. Con la caduta del regime comunista l’isola ha perso la sua natura strategica, ma i bunker e le istallazioni militari sono rimaste. Anche dopo la riapertura ai turisti nel 2025, una parte dell’isola è rimasta interdetta.