Grembiuli gialli, verdi e rossi alla scuola d’infanzia per «superare gli stereotipi di genere». Scoppia il caso a Torrita di Siena


Niente rosa o blu, nemmeno bianco. Dal prossimo settembre i bambini e le bambine della classe prima della scuola dell’infanzia di Torrita di Siena indosseranno grembiuli colorati, scegliendo tra gialli, verdi e rossi regalati dal Comune. La scelta, fatta dall’amministrazione «per superare gli stereotipi di genere che hanno finora implicato grembiuli rosa per le femmine e azzurri per i maschi». «Si tratta di un’azione piccola ma significativa: presa coscienza delle differenze di genere presenti fin dai primi anni della vita scolastica, impegnarsi ad eliminarle è il primo passo verso una società futura più equa», ha dichiarato l’Assessora alle Pari Opportunità Fabiana Caroni. Già da anni nelle scuole primarie della zona alunne e alunni indossano il grembiule nero per tutti, archiviando la distinzione tra bianco per le femmine e nero per i maschi.
La Lega tuona: «Basta ideologia, i bambini non si toccano»
La mossa però non è stata apprezzata dalla Lega. «I bambini non si toccano: basta ideologia, torni la serenità», affermano in una nota congiunta la deputata Tiziana Nisini, vice segretario regionale della Lega Toscana, Filippo La Grassa, commissario provinciale del Carroccio senese e Pietro Ventura, commissario della sezione alta Valdichiana del partito. «Dietro un apparente cambiamento estetico, si nasconde, invece, un chiaro messaggio ideologico», spiegano in una nota. La Lega «ribadisce che i bambini debbano crescere in un ambiente sereno, lontano da imposizioni politiche; le decisioni scolastiche devono essere condivise con le famiglie e gli organi collegiali». «La scuola deve restare un luogo neutro e votato alla normale didattica, dove contano educazione e rispetto, non l’ideologia ed un malcelato indottrinamento fin dalla tenera età», conclude la nota del Carroccio.