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Meloni sente Abu Mazen: «Escalation israeliana preoccupante, la crisi umanitaria a Gaza è inaccettabile». Poi assicura il sostegno dell’Italia

11 Agosto 2025 - 19:31 Cecilia Dardana
meloni abu mazen
meloni abu mazen
Focus del colloquio tra la premier e il presidente palestinese sono stati il cessate il fuoco, gli aiuti umanitari e la soluzione dei due Stati

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto oggi pomeriggio un colloquio telefonico con il presidente palestinese Mahmoud Abbas. Quest’ultimo ha espresso «sincero apprezzamento» per quello che ha definito il ruolo «fondamentale» dell’Italia nel sostegno umanitario alla popolazione di Gaza e per le posizioni assunte dal governo italiano negli ultimi mesi. Nel corso della conversazione, Meloni ha manifestato «profonda preoccupazione» per le più recenti decisioni del governo israeliano, giudicate come passi verso «un’ulteriore escalation militare». Ha poi ribadito come la situazione umanitaria nella Striscia sia «ingiustificabile e inaccettabile», sottolineando la necessità di un cessate il fuoco immediato per garantire l’assistenza alla popolazione civile, ormai allo stremo. La premier ha inoltre condiviso con Abbas la convinzione che Hamas debba rilasciare tutti gli ostaggi e accettare di non avere un ruolo nel futuro governo di Gaza.

Il sostegno dell’Italia sul fronte umanitario

Meloni ha confermato l’impegno dell’Italia sul fronte umanitario, ricordando l’iniziativa Food for Gaza, che comprende anche i lanci aerei di generi di prima necessità in corso in queste ore e l’evacuazione, finora, di oltre 150 bambini in gravi condizioni di salute. Ha annunciato che nei prossimi giorni altri minori palestinesi bisognosi di cure arriveranno in Italia per essere assistiti. Guardando oltre l’emergenza, la presidente del Consiglio ha ribadito la disponibilità del nostro Paese a contribuire alla stabilizzazione e alla ricostruzione di Gaza, insistendo sulla necessità di rilanciare un processo politico che porti a «una pace giusta e duratura» in Medio Oriente attraverso la soluzione dei due Stati. I due leader si sono infine dati appuntamento a New York, dove entrambi parteciperanno alla prossima Assemblea generale delle Nazioni Unite.

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