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Trump d’accordo con Ue e Ucraina: «Solo Kiev tratterà per i suoi territori». Il presidente Usa «ancora molto arrabbiato» con Putin: «Faccio crollare l’economia russa»

13 Agosto 2025 - 17:30 Alba Romano
putin zelensky ucraina ue
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È durata un'ora la telefonata tra i leader europei, Zelensky e Trump. Il commento di Giorgia Meloni: «Unità di vedute con gli Stati Uniti»

Il freddo che negli scorsi mesi Donald Trump aveva riservato ai leader europei sembra in gran parte acqua passata. Anzi, a due giorni dal vertice in Alaska tra il presidente americano e l’omologo russo Vladimir Putin, le intenzioni transatlantiche sembrano più condivise che mai. Lo hanno detto Antonio Costa, presidente del Consiglio europeo, ed Emmanuel Macron a margine della telefonata tra il tycoon, Volodymyr Zelensky e i capi di Stato e di governo del Vecchio Continente. Un dialogo durato circa un’ora in cui, a sentire i primi commenti, è stato approntato un fronte comune contro Mosca: «Abbiamo avuto un’ottima conversazione, voto 10», ha scritto. Forti anche delle voci interne alla Casa Bianca che parlano di un Donald Trump «ancora molto arrabbiato» con Putin.

La rabbia di Trump contro Putin: «Ne ha abbastanza, è pronto a far crollare l’economia russa»

È l’americana Axios, citando due fonti dell’amministrazione, a rinnovare il clima di tensione che nelle ultime settimane ha caratterizzato la postura del tycoon nei confronti del Cremlino. Venerdì scorso Trump ha deciso di ritardare le nuove sanzioni economiche contro la Russia, pur andandola a colpire indirettamente con i dazi imposti all’India, e di incontrare di persona il leader del Cremlino per «poterlo guardare negli occhi». Insomma, i buoni rapporti tra i due sembrano un ricordo del passato: «Se dovesse scegliere da che parte stare, inizierebbe a far crollare l’economia russa. Ne ha davvero abbastanza», dicono da Washington. Le sue parole sembrano troppo spesso “filo-russe”? «Lo fa perché è convinto di poter raggiungere più facilmente un accordo».

L’accordo tra Trump e l’Europa: «Solo Kiev tratterà per i territori»

A sentire i primi commenti ufficiali la telefonata con i leader europei, che lo stesso Trump sul suo social Truth ha definito «persone fantastiche», è stata un successo. «Ci ha consentito di chiarire le sue intenzioni: la volontà americana è di ottenere una tregua», ha spiegato il presidente francese Macron. Tra i partecipanti ci sarebbe stato pieno accordo anche sui principi secondo cui operare in futuro: «Nessuno oltre all’Ucraina può negoziare ciò che riguarda l’Ucraina, e gli Stati Uniti sono disponibili a condividere con l’Europa gli sforzi per rafforzare le condizioni di sicurezza quando avremo ottenuto una pace duratura e giusta per l’Ucraina», ha spiegato Antonio Costa. La prima delle due condizioni è un chiaro riferimento alla questione dei territori rivendicati da Mosca come suoi legittimi ma facenti parte dell’Ucraina.

La nota di Chigi: «Apprezziamo sforzi Usa ma ora tocca alla Russia»

Anche una nota di Palazzo Chigi ha confermato l’«unità di vedute» tra i leader al telefono: «Nel corso della discussione, il presidente Meloni ha espresso apprezzamento per gli sforzi profusi dal Presidente Trump», si legge. «Il Presidente del Consiglio ha anche accolto con favore la partecipazione americana, con il Vicepresidente Vance, alla riunione della Coalizione dei volenterosi». E continua: «Dalla discussione è emersa una forte unità di vedute nel ribadire che una pace giusta e duratura non può prescindere da un cessate il fuoco, dal continuo sostegno all’Ucraina, dal mantenimento della pressione collettiva sulla Russia, anche attraverso lo strumento delle sanzioni, e da solide e credibili garanzie di sicurezza». L’appuntamento più importante sarà però questo venerdì: «È ora il momento di vedere quale sarà, in Alaska, l’atteggiamento della Russia che finora non ha inteso fare alcun significativo passo in avanti».

Il giudizio di Orbán sulla guerra: «L’Ucraina ha perso»

«Gli ucraini hanno perso questa guerra». Queste le parole del premier ungherese, Viktor Orbán, a margine dell’incontro tra il presidente ucraino, a Berlino, con il cancelliere tedesco Friedrich Merz e la videoconferenza con i leader europei e il presidente americano Donald Trump, in vista dell’incontro del presidente Usa in Alaska con il presidente russo Vladimir Putin. «Si parla come se questa fosse una situazione di guerra aperta», ha dichiarato l’ungherese in un’intervista pubblicata dal sito di notizie ‘Mandiner.hu‘. «Gli ucraini hanno perso questa guerra, la Russia ha vinto la guerra», ha aggiunto, dopo che ieri si è sfilato dalla dichiarazione congiunta dei leader europei.

«Non permettiamo alla Russia di ingannarci»

Kiev e alleati devono premere su Mosca per una «pace giusta». Lo ripete il presidente ucraino Zelensky. «Gli ultimi giorni hanno visto più di trenta colloqui e consultazioni con i partner. Diverse zone del mondo, diverse prospettive, ma posizioni condivise – scrive Zelensky su X – Questa guerra va fermata. Vanno fatte pressioni sulla Russia in nome di una pace giusta. Dobbiamo sfruttare l’esperienza dell’Ucraina e dei nostri partner per evitare l’inganno da parte della Russia». «Al momento – ribadisce – non ci sono segnali che i russi si preparino a porre fine alla guerra. Il nostro lavoro coordinato e le azioni congiunte di Ucraina, Usa, Europa e di tutti i Paesi che vogliono la pace possono costringere la Russia alla pace». Zelensky conclude ringraziando «tutti coloro che stanno garantendo aiuto».

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