Trump e il colloquio privato con Putin: «Lui vuole sinceramente la pace». Il consiglio a Zelensky: «Fai un accordo: i russi sono più potenti» – I video


Subito dopo la conferenza stampa di Anchorage, Donald Trump si è collegato con Fox News per un suo personale bilancio del vertice. E stando a sentire lui, l’incontro di tre ore con Vladimir Putin non poteva che essere andato benissimo: «L’incontro è stato da 10 su 10», ha dichiarato a Sean Hannity, pur ammettendo che «non c’è ancora un accordo» sull’Ucraina. Certo il presidente russo gli ha fatto anche un regalo quando ha detto che la guerra in Ucraina con Trump non sarebbe mai iniziata: «Sono felice che lo abbia detto», ha commentato a Fox News il presidente Usa.
I progressi misteriosi e il colloquio privato
«Io e Putin abbiamo avuto un ottimo incontro, abbiamo fatto progressi e concordato su tanti punti», ha spiegato Trump nell’intervista, mantenendo però il riserbo sui dettagli. Il presidente ha ribadito la sua convinzione che Putin voglia davvero un accordo di pace, ma ha ammesso che «ci sono dei punti dove manca ancora l’intesa», senza voler fornire altri chiarimenti. Trump ha confermato di aver parlato nuovamente in privato con Putin dopo la conferenza stampa ufficiale. «Putin ha parlato molto sinceramente del suo desiderio di mettere fine alla guerra in Ucraina», ha detto il tycoon.
La palla passa a Kiev e all’Europa
Il messaggio più diretto Trump lo ha rivolto direttamente al presidente ucraino: «Fai un accordo». Senza giri di parole, il presidente americano ha chiarito dove vede ora le responsabilità: «Sta veramente a Zelensky adesso» e «anche alle nazioni europee: devono essere un poco coinvolte». Trump sembra quasi spazientito: «Dobbiamo raggiungere un accordo. Sì. Guardate, la Russia è una potenza molto grande, e loro no. Sono grandi soldati». Suggerendo quindi agli ucraini quanto non convenga prolungare la difesa militare contro le truppe di Mosca.
Vertice trilaterale in arrivo
L’annuncio più atteso è arrivato sul finale: l’incontro tra Putin e Zelensky avverrà «molto presto». Trump ha precisato che «entrambi vogliono che io partecipi e ci sarò», confermando il suo ruolo di mediatore nel processo di pace. Però il presidente Usa ha anche ammesso una difficoltà, dopo la promessa di risolvere il conflitto russo-ucraino in 24 ore: «Pensavo di poter risolvere questa guerra in fretta ma invece la cosa si è rivelata più difficile».
Le sanzioni rimandate
Le «gravi conseguenze» che Trump aveva minacciato in caso di fallimento del summit sono al momento in stand-by. Le sanzioni secondarie sui Paesi che acquistano petrolio russo, che dovevano scattare se l’incontro fosse andato «male», sono state di fatto rinviate: «Per via di quello che è successo oggi non ci devo pensare adesso, posso pensarci in due o tre settimane». «Voglio che la gente smetta di morire in Ucraina», ha concluso Trump.