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Festival di SanremoIntervistePippo BaudoRoberto BenigniTv

Dai duetti con Benigni e Troisi, al suicidio sventato con un bacio fino a quella battutaccia a Franco Battiato. Le tante scene che hanno reso Baudo un mito della tv

17 Agosto 2025 - 09:24 Gabriele Fazio

Pippo Baudo e Cavallo Pazzo

Il 1992 è uno dei Festival della Canzone Italiana più ricchi di sempre. Vincerà Luca Barbarossa con quel capolavoro assoluto di Portami a ballare, completando un podio composto da Mia Martini con Gli uomini non cambiano e Paolo Vallesi con La forza della vita. Tra i giovani invece trionfano Aleandro Baldi e Francesca Alotta con l’indimenticabile Non amarmi, senza dimenticare quella perla generazionale di Brutta di Alessandro Canino. Ma il Festival passerà alla storia anche perché si apre con un’incursione di Cavallo Pazzo, ovvero l’attivista Mario Appignani, uno specialista degli interventi a gamba tesa. In realtà Baudo sapeva che l’uomo avrebbe provato ad irrompere nello show, perché Appignani si era anche preso la premura di avvisare prima, così Baudo aveva messo in allerta le autorità. Ma Cavallo Pazzo passò alla storia proprio per imprese di questo tipo, così riuscì a calcare le assi del Teatro Ariston pochi secondi dopo l’ingresso di Baudo all’urlo di «Questo Festival è truccato! Lo vincerà Fausto Leali!», prima che gli autori lo prelevino per riportarlo lontano dalle camere. Il Festival Fausto Leali, in gara con l’anonima Perché, non rischierà nemmeno di vincerlo, chiuderà nono.