In Giappone non rimborsano i biglietti per 35 secondi di ritardo di uno Shinkansen


Circola la storia secondo cui in Giappone, per 35 secondi di ritardo di uno Shinkansen, i passeggeri avrebbero ricevuto il rimborso completo del biglietto. Il racconto è accompagnato da una foto che mostra un dipendente delle ferrovie giapponesi mentre si inchina, suggerendo quanto in quel Paese il tempo dei passeggeri sia considerato “sacro”, al tal punto da chiedere scusa persino per pochi secondi di anticipo o di ritardo. Di fatto, però, la narrazione non regge.
Per chi ha fretta
- È vero che le compagnie ferroviarie giapponesi si scusano pubblicamente anche per pochi secondi di anticipo o ritardo.
- Tuttavia, i rimborsi non vengono concessi in questi casi.
- Le regole ufficiali, riguardo gli Shinkansen, prevedono il rimborso solo per ritardi superiori a 2 ore.
Analisi
Il testo condiviso con l’immagine è il seguente:
In Giappone, un treno Shinkansen ha subito un ritardo di appena 35 secondi. Eppure, il conducente ha fatto pubblicamente le sue scuse e i passeggeri hanno ricevuto il rimborso completo del biglietto. Incredibile? Non in Giappone.
Qui la puntualità è una questione di onore e rispetto. Il sistema ferroviario giapponese è talmente preciso che la media annuale dei ritardi è inferiore a un minuto. Anche un’anticipazione di 20 secondi ha portato a scuse ufficiali in passato.
Il tempo degli altri è sacro. E forse, da questa mentalità, abbiamo tutti qualcosa da imparare.

Le scuse ci sono, ma non i rimborsi per così poco
In Giappone, esistono casi documentati in cui compagnie ferroviarie hanno chiesto scusa persino per partenze anticipate di 20–30 secondi. Un esempio è quello della Tsukuba Express, che nel 2017 pubblicò scuse ufficiali perché un convoglio era partito 20 secondi prima dell’orario previsto.
Il rimborso non viene mai menzionato. Inoltre, secondo le regole ufficiali di JR (Japan Railways) riguardo lo Shinkansen, solo in caso di ritardo di almeno 2 ore si può ottenere un rimborso totale. C’è un’altra condizione richiesta, ossia la tipologia di biglietto: sono rimborsabili i biglietti acquistati con la tariffa express, non con quella standard.
Conclusioni
La storia dei 35 secondi di ritardo di uno Shinkansen con rimborso totale è priva di fondamento. È vero che in Giappone le compagnie ferroviarie si scusano anche per scostamenti minimi dagli orari, ma non esiste alcuna politica di rimborso in questi casi.
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