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Addio a Pippo Baudo, fila alla camera ardente al Teatro delle Vittorie. Il dolore di Banfi e il saluto di Fiorello: «La sua statua al posto del cavallo Rai»

18 Agosto 2025 - 15:43 Stefania Carboni
fiorello camera ardente pippo baudo
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La Rai ha scelto uno dei luoghi simbolo legati allo storico conduttore. Tra i primi ad arrivare Mara Venier e Katia Ricciarelli, ma anche Morandi, Pausini e Giorgia

Il feretro di Pippo Baudo, scomparso sabato sera all’età di 89 anni, è arrivato al Teatro delle Vittorie, a Roma, dove è stata allestita la camera ardente che apre alle 10 per l’ultimo saluto dello storico conduttore da parte del pubblico. La Rai ha scelto uno dei luoghi che lo hanno visto tante volte protagonista. La camera ardente sarà aperta dalle 10 fino alle 20 e dalle 9 fino alle 12 di martedì 19 agosto. La salma poi verrà trasferita in Sicilia, dove mercoledì 20 agosto alle ore 16 si terranno i funerali, a Militello Val di Catania, nella Chiesa di Santa Maria della Stella. All’apertura si era già formata una coda di circa un centinaio di persone. Tanti i personaggi del mondo dello spettacolo e istituzioni presenti. «Il migliore, il migliore, è dura…», ha dichiarato Eros Ramazzotti. Il cantautore, che si è trattenuto all’interno una ventina di minuti, ha vinto nel 1984 tra i giovani il festival di Sanremo in una delle 13 edizioni condotte da Baudo. Anche Lino Banfi, visibilmente emozionato è andato a dare il suo ultimo saluto: «Scherzavamo sempre sul fatto che eravamo le 4 B del ’36: Banfi, Baudo, Bergoglio e Berlusconi e ahimè sono rimasto solo io…».

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La camera ardente allestita per Pippo Baudo al Teatro delle Vittorie della Rai, Roma, 18 agosto 2025. ANSA/ANGELO CARCONI

Il ricordo di Fiorello

Tra i presenti anche Fiorello. «Per noi siciliani è sempre stato un vanto, un orgoglio venire dalla stessa regione di Baudo, sapere di essere siciliani come lui. Anche perché noi lo seguivamo anche su antenna Sicilia, al festival della canzone siciliana che faceva il 100% d’ascolto». A chi gli chiede se senta il peso dell’eredità di Baudo, lui risponde: «Non io. Qualunque cosa che è stata detta su Pippo e qualunque cosa potrei dirvi io, lui è sempre un po’ di più. Non è solo un grande conduttore di 13 Sanremo, ha scritto pagine della storia della televisione. Non c’è un aggettivo per descrivere appieno cosa rappresenta lui per la tv italiana e soprattutto per la Rai che gli deve moltissimo. Ho sentito che vorrebbero fare una sua statua a Sanremo, la dovrebbero fare a viale Mazzini, dove sta il cavallo – scherza Fiorello -. Baudo ha tracciato un solco enorme che tutti noi abbiamo seguito».

I vip presenti alla camera ardente di Pippo Baudo

Tra le prime ad arrivare Mara Venier e Katia Ricciarelli. Presente anche il ministro degli esteri Antonio Tajani. «Era un grande italiano, soprattutto un italiano positivo, ha saputo far ridere e sorridere tanti italiani senza mai essere volgare, era poliedrico, una bella immagine dell’Italia positiva», dichiara il forzista. «Mi ricordo una cena conviviale tra amici, a chiacchierare anche con mia moglie che ha origini siciliane, quindi parlò tantissimo della sua terra. È un uomo positivo che ci mancherà, ma il suo ricordo è sempre vivo, è un uomo che ha fatto la televisione italiana», ha sottolineato. Tra gli altri anche Laura Pausini: «Mi ha sempre dato tantissimi consigli. È l’uomo che mi ha cambiato la vita. Ha dato a me e la mia famiglia un’opportunità, un sogno». Con lei anche Paola Cortellesi e Riccardo Milani con un mazzo di rose bianche in mano. «Ho di lui tantissimi bei ricordi», ha detto con la voce rotta. Poco prima avevano fatto il loro ingresso mano nella mano Giorgia e Gianni Morandi, visibilmente commossi.

Laura Pausini con Giorgia durante la camera ardente pubblica di Pippo Baudo al Teatro delle Vittorie della Rai, Roma, 18 agosto 2025. ANSA/ANGELO CARCONI

Il ricordo di Alessandro Giuli

Presente anche il ministro della Cultura Alessandro Giuli. Essere qui, spiega «un doveroso omaggio all’uomo che ha rappresentato la migliore televisione italiana, una grande forma di intrattenimento, che al tempo stesso non ha mai rinunciato ai canoni del servizio pubblico. Un gentiluomo della televisione che non ha mai deluso nessuno e intorno al quale tutti hanno sempre trovato un consenso notevole e comprovato». «Baudo è stato sempre attaccato alla Rai, è stato un pezzo della sua vita e al tempo stesso è stato ed è, a tutt’oggi, l’anima della Rai. Mi permetto, in conclusione, di sottolineare la bellezza, la sobrietà e la forza istituzionale dell’allestimento di questo feretro che ci invita alla riflessione su una persona speciale per una grandissima azienda quale è la Rai».

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