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Meloni al fianco di Trump al tavolo della Casa Bianca: «Garanzie per l’Ucraina stile Nato, dall’Italia proposta vincente»

La premier italiana sottolinea l'importanza del ruolo di Roma nell'avvicinare la pace, ma ribadisce il sostegno tenace a Kiev

«Questa è una nuova fase, dopo 3 anni e mezzo in cui non abbiamo visto alcun segnale da parte della Russia». Con queste parole, a metà tra l’auspicio e la certezza, la premier Giorgia Meloni ha aperto il proprio intervento alla Casa Bianca, durante il vertice “allargato” Europa-Usa dedicato alla trattativa Ucraina-Russia presieduto da Donald Trump. Alla presenza del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e degli altri principali leader europei, la premier era seduta al posto d’onore, accanto al tycoon così come Emmanuel Macron. Intervenendo nel tour de table dopo il cancelliere della Germania Friedrich Mertz, Meloni ha ribadito che l’Italia è schierata dalla parte dell’Ucraina, senza compromessi.

La premier sull’Ucraina: «La pace? Va fatta insieme»

«Questa è una nuova fase dopo 3 anni e mezzo in cui non abbiamo visto alcun segno da parte della Russia, qualcosa sta cambiando grazie a lei», ha detto Giorgia Meloni all’inizio del proprio intervento, rivolgendosi a Trump. «Se vogliamo arrivare alla pace dobbiamo farlo insieme, unititi. Lei può contare sull’Italia, noi siamo dalla parte dell’Ucraina e supporteremo tutti i suoi sforzi per la pace». La premier ha poi anticipato i temi che verranno discussi a porte chiuse, nello studio ovale della Casa Bianca. «Oggi parleremo di molti temi, come la sicurezza. Insieme lavoreremo a partire da una proposta di garanzia, sul modello di articolo 5 della Nato. Era una proposta dell’Italia, e siamo molto contenti di portare sul tavolo proposte per la pace», ha concluso. 

L’arrivo di Giorgia Meloni a Washington

La premier Giorgia Meloni è arrivata oggi a Washington per partecipare al vertice (o meglio ai vertici) dedicati alla trattativa tra Donald Trump e Vladimir Putin sul futuro dell’Ucraina, avviata con lo storico incontro dello scorso Ferragosto. Il formato di 18 agosto ha previsto prima un incontro tra gli europei e Volodymyr Zelensky, quindi il bilaterale tra questo e il presidente Usa e infine l’incontro tra quest’ultimo e i leader Ue. Oltre a Meloni e alla presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, sono presenti il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il premier Gb Keir Starmer, il presidente finlandese Alexander Stubb e il segretario generale della Nato Mark Rutte. «Penso che sia una giornata importante – aveva detto Meloni in una dichiarazione alle testate italiane accreditate, senza rispondere a ulteriori domande – dopo tre anni e mezzo in cui la Russia pretendeva la capitolazione di Kiev: si aprono degli spiragli di dialogo perché c’è una situazione di stallo sul campo ed è importante ricordare che questa situazione è dovuta alla resistenza degli ucraini, ma aiutata dal sostegno dell’Occidente e dell’Europa che non è mai mancato».

La proposta italiana

Meloni ha aggiunto che l’Italia «sostiene gli sforzi di pace del presidente Usa»: «Siamo al fianco dell’Ucraina, lavoriamo alla proposta italiana per garanzie di sicurezza ispirate dall’articolo 5 del trattato Nato. Da questo punto di partenza bisogna lavorare, il lavoro che faremo oggi è un lavoro importante. Non ci sono soluzioni facili per costruire la pace, dobbiamo esplorare tutte le soluzioni, l’Italia porta tutto il contributo di proposte che ha dimostrato di saper garantire in questi mesi».

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