Si ritirano i ghiacciai in Trentino, spunta il corpo di un soldato: il giallo sull’identità


Un soldato della Prima Guerra Mondiale è riemerso dai ghiacci della Vedretta di Lares, a 3.120 metri di quota, in Trentino-Alto Adige, al confine con la Lombardia. A rivelarlo oggi, lunedì 25 agosto, sono stati i carabinieri della Stazione di Carisolo insieme agli uomini del Soccorso Alpino di Madonna di Campiglio. A segnalare la scoperta, di grande valore storico, è stato il progressivo scioglimento del ghiacciaio, che per oltre un secolo ha custodito la divisa e parte dell’equipaggiamento del militare.
Le prime ipotesi: al via gli esami
Secondo le prime valutazioni, il soldato apparteneva con buona probabilità all’esercito Austro-Ungarico, protagonista dei combattimenti in quell’area durante il conflitto. I resti umani, ormai decomposti, sono stati ritrovati accanto agli indumenti e agli oggetti che hanno resistito al tempo e alle condizioni estreme d’alta quota. L’intervento è stato condotto sotto la supervisione scientifica della Soprintendenza per i Beni Culturali della Provincia Autonoma di Trento ed è stato autorizzato dalla Procura di Trento. Dopo il recupero, quanto rinvenuto è stato trasferito nei laboratori della Soprintendenza, dove esperti e specialisti effettueranno esami autoptici e approfondimenti storici. L’obiettivo è tentare di restituire un nome e una storia al soldato senza volto, rimasto intrappolato per oltre cento anni nelle trincee di ghiaccio che furono teatro di sanguinosi scontri.
Foto di copertina: Vedretta di Lares da Wikipedia