Lorenzo Bonicelli via dalla terapia intensiva, la svolta per l’azzurro dopo la caduta agli anelli. La nuova fase: dove l’hanno trasferito


Lorenzo Bonicelli ha finalmente potuto lasciare il reparto di terapia intensiva dell’Ospedale Niguarda di Milano. A distanza di 33 giorni dalla caduta dagli anelli durante le Universaidi in Germania, il ginnasta azzurro è stato trasferito, sempre all’interno dello stesso ospedale, presso l’Unità Spinale. «Oggi possiamo finalmente condividere con tutti una notizia che porta speranza» annucia la società sportiva Ghislanzoni Gal di Lecco di cui fa parte Bonicelli. «È un passaggio importante, il primo passo di un cammino lungo e complesso che richiederà tempo, forza e pazienza. Accanto a lui ci sono i medici, la famiglia, gli amici e una comunità intera che non smette di fargli sentire la propria vicinanza».
Il percorso verso la riabilitazione
Solamente ieri il padre di Lorenzo, Simone, aveva raccontanto i lunghi e faticosi progressi che il figlio stava compiendo nel percorso di recupero: «Il percorso di Lorenzo è ancora nella prima fase, quella del recupero dei parametri vitali necessari per passare alla seconda, la riabilitazione motoria, che sarà lunga e delicata». Il cambio di reparto potrebbe essere quindi un indizio che porta nella direzione del miglioramento delle condizioni dell’atleta, nonostante il danno neurologico confermato dal medico della Federazione Ginanstica Italiana. Il ginnasta di Abbadia Lariana ha potuto sempre contare sul supporto e la vicinanza dei familiari, della fidanzata e della sua società sportiva. Proprio quest’ultima si è fatta promotrice di una raccolta fondi per garantirgli il miglior supporto possibile: dalle attrezzature alle cure riabilitative, dall’assistenza psicologica al sostegno quotidiano.
L’incidente in Germania e il trasferimento in Italia
Lorenzo Bonicelli era rientrato in Italia, al Niguarda di Milano, con un’aeroambulanza partita da Innsbruck, a seguito del grave infortunio subito il 23 luglio durante l’esercizio agli anelli alle qualificazioni dei Giochi mondiali universitari estivi nel Reno-Ruhr. In quella occasione, il 23enne era caduto alla terza rotazione, riportando un trauma cervicale con sublussazione della quinta vertebra e un danno neurologico poi confermato. Operato d’urgenza al collo presso il Policlinico Universitario di Essen, era rimasto ricoverato in Germania per due settimane prima del trasferimento in Italia, dove ora è seguito al Niguarda dal dottor Giuseppe Sechi.