Chiara Tarantino scappa anche dalla vasca, dopo il furto a Singapore la nuotatrice non si allena. Si attendono provvedimenti disciplinari: cosa rischia


Chiara Tarantino, dopo essere sparita da tutti i canali social, abdica anche alla sua vasca. L’atleta 22enne, fermata all’aeroporto di Singapore con l’accusa di furto insieme alla compagna di nazionale Benedetta Pilato, era attesa domani al Centro federale di nuoto “Alberto Castagnetti” di Verona. Ma per ora il suo coach Alberto Burlina, che dopo la pausa post Mondiale avrebbe dovuto riprendere gli allenamenti con una serie di nuotatori nazionali, avrà un’atleta in meno da seguire.
Il furto a Singapore e le accuse di Pilato a Tarantino
Il motivo di questa assenza è ovvio e riporta al caso, accaduto ormai due settimane fa, del furto a Singapore. Secondo la polizia del Paese asiatico, Chiara Tarantino avrebbe rubato delle boccette di olii essenziali dal duty free dell’aeroporto per poi infilarle di nascosto nella borsa di Pilato. Per questo la compagna di nazionale 20enne l’aveva duramente apostrofata in un post social, accusandola di averla coinvolta «suo malgrado». La nuotatrice barese sta attendendo il procedimento federale e quello della Guardia di finanza, nel cui gruppo sportivo Chiara Tarantino è tesserata.
Le opzioni delle Fiamme Gialle, dal licenziamento alla “scoppola”
Al momento, la prospettiva di un licenziamento in tronco o l’espulsione dal gruppo sportivo della Gdf sembra essere scongiurato. La Federazione italiana nuoto sta ancora esaminando la relazione sulla vicenda del furto. È possibile che prenda dei provvedimenti disciplinari. Lo stesso vale per le Fiamme gialle, che dal furto hanno subito anche un grosso danno d’immagine. È probabile a questo punto che l’atleta sia sottoposta a un procedimento disciplinare, per il quale il comandante sta attendendo gli ultimi accertamenti. La sanzione potrebbe però limitarsi solo a un ammonimento, una «scoppola» insomma.