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Il piano di Israele per fermare la Global Sumud Flotilla: «Saranno trattati come terroristi»

01 Settembre 2025 - 08:25 Alessandro D’Amato
global sumud flotilla gaza aiuti
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Il ministro Ben-Gvir lo ha presentato al governo: niente tv, radio, cibo specializzato. E un trattenimento lungo in carceri speciali

Israele si prepara a trattare gli attivisti della Global Sumud Flotilla come terroristi. Le imbarcazioni saranno sequestrate e ai catturati saranno negati privilegi speciali come la televisione, la radio e il cibo specializzato. A dirlo è stato il ministro della Sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben-Gvir presentando al governo un piano volto a fermare la più grande flottiglia umanitaria mai pianificata per portare aiuti a Gaza, composta da 50 navi con attivisti provenienti da 44 paesi.

Il piano

Ben-Gvir, riporta il Jerusalem Post, ha presentato il piano durante una discussione tenutasi ieri sulle misure da intraprendere per fermare la flottiglia; all’incontro hanno partecipato il primo ministro Benjamin Netanyahu, il ministro della Difesa Israel Katz, il ministro degli Esteri Gideon Saar e il ministro degli Affari strategici Ron Dermer. Il piano di Ben-Gvir prevede di designare gli attivisti come terroristi e di sequestrarne le imbarcazioni. Gli attivisti saranno detenuti nelle prigioni destinate ai terroristi e saranno loro negati privilegi speciali come la televisione, la radio e il cibo specializzato.

Senza tv e radio

Tutti gli attivisti arrestati saranno trattenuti in detenzione prolungata – a differenza della precedente prassi – nelle prigioni israeliane di Ketziot e Damon, utilizzate per detenere i terroristi in condizioni rigorose tipicamente riservate ai prigionieri di sicurezza. «Non permetteremo a chi sostiene il terrorismo di vivere nell’agiatezza», ha dichiarato Ben-Gvir secondo il Jerusalem Post. Intanto in un’intervista al Messaggero il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha fatto sapere che in Italia ci sono 181 bambini portati da Gaza: «Siamo il quarto Paese al mondo dopo Qatar, Arabia Saudita ed Egitto, per minori portati in salvo da Gaza. Più di tutti gli altri paesi europei messi insieme».

La replica

«Noi non ci fermiamo, andremo avanti. Non ci facciamo intimorire perché sappiamo di muoverci nella totale legalità», replica Maria Elena Delia, portavoce per l’Italia della Global Sumud Flotilla. «Mi auguro, nel caso in cui Israele metta in partica arresti con il carcere duro, che il nostro governo intervenga perché siamo cittadini italiani e navighiamo in acque internazionali – sottolinea – Quindi Israele non ha alcun diritto di arrestarci e sequestrare le nostre navi».

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