Sumud Flotilla, i centri sociali del Nordest annunciano: «Se fermano le barche per Gaza blocchiamo anche il porto di Venezia»


Dopo le dichiarazioni dei portuali di Genova, pronti a bloccare lo scalo ligure in caso di intervento contro la Gaza Sumud Flotilla, arrivano prese di posizione analoghe dal Nordest. In un post pubblicato sul sito web Global Project e poi diffuso via social, i centri sociali del Nordest e il sindacato Adl Cobas di Venezia hanno annunciato che, se la Flotilla verrà fermata, «ci mobiliteremo per bloccare il porto di Venezia». L’iniziativa, scrivono, nasce come prosecuzione della manifestazione di sabato scorso al Lido di Venezia, definita «una straordinaria dimostrazione di forza collettiva» contro «lo Stato genocida di Israele e l’apparato politico-istituzionale che sostiene il regime di guerra globale». I collettivi veneti dichiarano di voler seguire «senza esitazioni» la linea dettata dai portuali genovesi , trasformando «lo sdegno in azione diretta, la solidarietà in disobbedienza».
La risposta a Ben-Gvir
Nella nota, i centri sociali del Nordest affermano di non essere intimoriti dalle parole del ministro israeliano Ben-Gvir che nei giorni scorsi aveva affermato che i partecipanti alla Flotilla «verranno trattati come terroristi». «Le minacce del ministro israeliano di estrema destra Ben-Gvir lasciano poco spazio all’illusione. Ma è proprio per questo che dobbiamo essere presenti e ci muoveremo con determinazione» si legge nella nota. «Chiamiamo fin da ora tutte le persone che hanno camminato al nostro fianco sabato scorso, i lavoratori e le lavoratrici del porto di Venezia a tenere alta l’attenzione e la mobilitazione. I riflettori che abbiamo acceso sulla Palestina non devono spegnersi, perché finché c’è quella luce, c’è possibilità di resistenza. E noi non abbiamo intenzione di smettere» conclude il messaggio.
Calenda: «Se la Flotilla verrà attaccata dovremo muoverci»
La vicenda della Sumud Flotilla scuote anche la politica. Intervenendo a L’Aria che Tira su La7, il leader di Azione, Carlo Calenda, ha criticato l’eccessiva prudenza del governo italiano: «Meloni è troppo prudente, e lo dico io che sono sempre stato amico di Israele. Ma quello che sta facendo Israele va oltre ogni immaginazione. Ci sono criminali alla guida di Israele e va sanzionata anche con sanzioni individuali nei confronti di questi ministri fascisti che dicono cose gigantesche». Calenda ha poi aggiunto: «Se la Flotilla verrà attaccata dovremo muoverci».