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Sumud Flottilla perde pezzi, in 5 devono tornare indietro. Greta Thunberg: «Facciamo quello che i governi non fanno. Se Israele ci ferma sarà un crimine»

02 Settembre 2025 - 21:49 Giovanni Ruggiero
Sumud Flottilla e Greta Thunberg
Sumud Flottilla e Greta Thunberg
L'attivista svedese è intervenuta a In Onda su La7 da una delle imbarcazioni partite da Barcellona e intenzionate a violare il blocco navale di israele su Gaza

Il mare mosso e il maltempo nel Mediterraneo si è messo ancora una volta di traverso alla Global Sumud Flotilla, la missione che punta a sfondare il blocco israeliano sulla Striscia di Gaza. Cinque delle circa 30 imbarcazioni partite domenica da Barcellona sono state costrette a rientrare in porto per la seconda volta in due giorni, battute dalle onde e dal vento che non accenna a calmarsi.

Quali barche sono dovute rientrare

Le condizioni meteorologiche avverse hanno fermato soprattutto le imbarcazioni più piccole, in particolare quelle a vela, che hanno riportato danni strutturali. Secondo le fonti dell’organizzazione citate da El País, il vento sul nordest iberico era diminuito rispetto a domenica, quando l’intera flottiglia aveva dovuto fare marcia indietro, ma il mare grosso ha continuato a creare problemi. Invece una ventina di imbarcazioni salpate lunedì da Barcellona stanno proseguendo verso Tunisi, anche se hanno programmato una sosta tecnica alle Baleari per aspettare le compagne in difficoltà.

Greta Thunberg: «Quello che fa Israele è un genocidio»

Dalla flottiglia, Greta Thunberg ha lanciato un durissimo atto d’accusa contro Israele. In collegamento con La7 durante la trasmissione “In Onda”, insieme all’attivista Tony La Piccirella, l’attivista svedese ha attaccato: «Quello che sta accadendo a Gaza è un genocidio. Assistiamo a una carestia e a un’intensificazione delle violenze». E poi ha aggiunto: «È un’ingiustizia che dura da decenni: oppressioni che i palestinesi subiscono ogni giorno sulla loro pelle».

«Noi facciamo quello che i governi non fanno»

Thunberg ha poi spiegato le motivazioni della missione, puntando il dito contro l’immobilismo della comunità internazionale: «La Flotilla sta tentando di rompere il blocco navale per portare aiuti umanitari. Quello che stiamo facendo è ciò che i governi non fanno». L’attivista ha anche lanciato un avvertimento a Israele: «Sarebbe un crimine gravissimo se bloccasse questi aiuti, perché noi stiamo agendo nel pieno rispetto del diritto internazionale». Nonostante i contrattempi meteorologici, la missione della Global Sumud Flotilla prosegue. L’obiettivo, ha spiegato l’attivista svedese, rimane quello di rompere il blocco navale israeliano e portare aiuti umanitari alla popolazione di Gaza.